ROMA- Il fragile muro del 3 aprile, data segnata come fine delle misure restrittive, sarà abbattuto. Il governo ha deciso: le misure saranno prorogate. E con loro resterà in vigore la chiusura delle scuole. Per gli studenti, gli insegnanti, i presidi e il personale amministrativo. Gli istituti scolastici sono chiusi in tutto il Paese dallo scorso 9 marzo. In alcune aree di Lombardia e Veneto non si va in classe dal 21 febbraio. Non basta. Come immaginava l’Istituto superiore della sanità non basterà il 3 aprile Dunque si andrà avanti in attesa del picco Prima della fine del mese sapremo se queste misure hanno l’effetto sperato. Comunque gli esperti affermano che bisogna andare avanti con il blocco.Oggi la festa del papà sarà celebrata tra le mura domestiche.Non ci saranno le torte, perché le pasticcerie sono chiuse. Ma salteranno anche le processioni del venerdì santo. Non vedremo per le vie di Sezze,Maenza,Priverno i figuranti. Non ci sarà il commento di Fabio Benvenuti da Sezze, con accanto, Titta Giorgi e Formiguccia.
Non ci saranno le code al giardino di Ninfa,non vedremo Tommaso Agnoni, né Lauro Marchetti, né il geologo Amodio e non ci sarà una Pasqua serena,ma la Pasqua è pur sempre la vittoria della vita sulla morte,è la resurrezione di Cristo.Non ci saranno le scampagnate sui prati verdi. Non ci sarà l’assalto alle spiagge,non ci sarà l’odore degli arrosti,non ci saranno le braci all’aperto.
Non ci saranno le partitelle sulle spiagge. Niente calci al pallone.
Non ci saranno le competizioni sportive di Vivicittà e Bicicittà. Coletta è rammaricato, perché è un grande podista. Tutto è stato annullato. Anche il calcio, volley e Basket sono fermi. Gianluca Atlante non può scrivere ed è nervoso ed è così pure per Terenzi e Mancini, bloccati ai box e sperano. Ha vinto il coronavirus,per ora.
I giardini di marzo e di aprile saranno vuoti. Le margherite saranno fiorite, ma i bambini non correranno verso gli aquiloni.
Non assisteremo alle sentenza Olimpia,all’udienza Arpalo.
Le conferenze stampa sono annullate. Non vedremo le telecamere, con Egidio Fia che fa domande e Gigi Papa e Alga Madia che riprendono e Roberta Sottoriva che registra. Tutti a riposo forzato. Com’è diverso così il giornalismo! Panigutti, con la mascherina, attraversa di corsa la strada e va in redazione, ma il bar Friuli è chiuso e il caffè lo prepara lui stesso, con le cialde e lo offre a tutti i suoi redattori. Graziella Di Mambro è in crisi, mentre Marianna Vicinanza riflette su cosa fare. Tutto è cambiato. Spariti anche i politici. Il senatore Calandrini è a casa, così come la senatrice Pacifico,identica la condizione dell’on Zicchieri di Terracina.Anche i consiglieri regionali, Forte, La Penna e Tripodi osservano la clausura. Durigon è scomparso dalla TV, in compenso vediamo la giovane primaria delle malattie infettive a 1 mattina e il direttore ASL, Casati al TGR Lazio. Adesso sono loro i protagonisti.
Il consiglio comunale però si farà e Alessandro Calvi protesta, ma
l’assessore Proietti risponde a dovere. Le mostre sono annullate e Fabio D’Achille soffre. Il Mad è in letargo. Sarà così ancora per giorni, in attesa che la pandemia venga sconfitta. Sarà dura, ma dobbiamo resistere e la casa diventerà sempre di più una reggia.
Restate a casa,tutti e buona lettura
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