SONNINO- Un uomo anziano di Sonnino a processo per l’incredibile sequenza di violenze e minacce a sua moglie, una donna di origini ugandesi. La picchiava e le diceva “sei una bestia”.

A raccontare la drammatica storia presso il Tribunale di Latina è una donna. Una storia di violenza domestica e soprusi, lunga otto anni. La picchiava se non stava «attenta alle trasmissioni tv che guardava lui», la chiamava «bestia, animale», le ripeteva spesso che a casa sua doveva «fare ciò che diceva lui altrimenti via!».

L’uomo le impediva di salutare chiunque quando usciva per andare al mercato e
la obbligava a indossare abiti morigerati. Stesso modus operandi con la figlia
della signora, una ragazza sentita anch’ella come teste al processo.

La vittima dei soprusi ha resistito fino all’agosto del 2020; in quelle ultime settimane la situazione era divenuta insostenibile anche perché il marito aveva costruito un giocattolo sessuale che voleva fosse utilizzato dalla moglie, la quale si è rifiutata più volte.

Dopo l’ultima violentissima lite la signora ha subito l’ennesima aggressione, il marito le ha fatto sbattere la testa sul tavolo e riempiendola di pugni. Tuttavia, questa terribile scena è stata ripresa con il telefono.

Durante l’udienza di ieri mattina l’imputato ha interrotto ripetutamente la testimonianza della sua ex moglie sostenendo che il racconto fosse frutto di invenzione così come la deposizione del tecnico che ha illustrato il contenuto del video-prova.

 


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