FONDI – Il protagonista di questo tremendo e vergognoso episodio era stato arrestato lo scorso lunedì per violenza sessuale continuata e aggravata dall’età della vittima (una bambina di soli 8 anni), accusato di avere violentato quest’ultima all’interno di una struttura alberghiera di Fondi nella quale la bimba stava trascorrendo una vacanza con la famiglia e dove lui lavorava come bagnino. Una denuncia che ha trovato numerosi riscontri, a partire dalle immagini recuperate nello smartphone dell’indagato al racconto di alcuni testimoni, i sopralluoghi della polizia scientifica fino all’acquisizione delle immagini registrate dalle videocamere del sistema di video-sorveglianza della struttura alberghiera, oltre, ovviamente, al racconto della vittima.
Ha ammesso tutto il bagnino 32enne di Fondi, raccontando la violenza sulla bambina di 8 anni e spiegando che si è trattato di un “raptus” che non è riuscito a controllare. Una confessione in piena regola, quella resa nel pomeriggio di ieri dall’uomo.
«Approfittando della fiducia della sua vittima attraverso l’elargizione di piccoli doni» si legge nell’ordinanza – «sarebbe poi riuscito ad attirarla in un magazzino, al cui interno si sarebbe consumato l’orrore».
Dopo la confessione, l’avvocato dell’uomo ha chiesto che la misura della detenzione in carcere venisse sostituita da quella più lieve degli arresti domiciliari, anche alla luce del tempo trascorso dai fatti oggetto del procedimento; tuttavia, il giudice non ha accolto la richiesta e ha disposto che il 32enne resti in carcere.
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