PRIVERNO – Per celebrare i 60 anni di attività la Cassa Edile e la Scuola Edile (Esel Cpt) della provincia di Latina, insieme a tutte le parti sociali che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo – Ance Latina, Feneal Uil Latina, Filca Cisl Latina e Fillea Cgil Frosinone-Latina –, si sono riunite nel pomeriggio di oggi, martedì 24 maggio, presso l’antica infermeria del borgo di Fossanova, a Priverno.
Ad aprire l’evento denominato “Verso la Casa degli Edili. Presidio di legalità, welfare, formazione, innovazione e sicurezza“ i saluti istituzionali del prefetto di Latina Maurizio Falco, il quale ha esordito sottolineando come «sviluppo e sicurezza sono due facce della stessa medaglia. Sono tanti i temi che abbracciano questo settore e un Prefetto, in qualità di rappresentante dello Stato, non può non avere a cuore questi argomenti dato che il Paese deve essere accanto ai progetti di rilancio, opportunità di partenza che nessuno deve bloccare. Per questo motivo la legalità deve rimare il faro da seguire, con pubblico e privato capaci di andare avanti insieme», e del delegato del presidente della Provincia Sara Norcia, che ha invece definito l’evento «fulcro del panorama imprenditoriale e del futuro del mondo del lavoro del nostro territorio».
A seguire le relazioni dei Presidenti degli enti: in primis Riccardo Cerilli, Presidente Cassa Edile della provincia di Latina, il quale ha illustrato come tale ente si espleti l’attività di monitoraggio dei cantieri pubblici e privati in provincia grazie alla costante processazione delle notifiche preliminari, perseguendo finalità di legalità e trasparenza tra operatori, contrasto al lavoro nero e sommerso – oltre che superamento del dumping contrattuale; successivamente Georgia Pinna, Presidente Esel-Cpt della provincia di Latina, entità che negli ultimi 60 anni si è evoluta dal formare le maestranze nell’edilizia ad avere un ruolo centrale nelle costruzioni, sia sotto il punto di vista della formazione – attraverso 250 corsi erogati a favore di circa 3000 lavoratori con risparmio per le imprese di circa 500.000 euro –, quanto sotto quello della sicurezza e della prevenzione degli incidenti; infine, Marco Marinelli, Vicepresidente Vicario Relazioni Industriali ANCE Latina, il quale ha esposto alcune rivoluzioni messe in campo dalla Cassa Edile, come ad esempio il “badge di cantiere” – utile a riconoscere al lavoratore tutte le ore di lavoro svolto –, una premialità per le aziende virtuose secondo alcuni specifici criteri e, ancora, un “Ufficio per la Legalità“, tutti pilastri fondamentali sui quali deve fondare la Cassa degli Edili.
Successivamente, due importanti momenti di confronto: la prima tavola rotonda, intitolata “I 60 anni della bilateralità edile provinciale” e moderata dal direttore di Latina Oggi Alessandro Panigutti, ha visto andare in scena gli interventi del Presidente di Ance Latina Pierantonio Palluzzi, del Segretario Generale della Feneal Uil di Latina Salvatore Pastore, del Segretario Generale della Fila Cisl di Latina Paolo Masciarelli e del Segretario Generale della Fillea Cgil di Frosinone e Latina Alessio Faustini. «Bilateralità si racchiude in tre parole: tutela, assistenza e prestazioni» ha sottolineato quest’ultimo: «La Cassa Edile nasce per sopperire ad alcune problematiche del settore e oggi le innovazioni sono diverse: il sistema bilaterale, recentemente elogiato anche dal Ministro del lavoro, va preso ad esempio; in futuro potrebbe essere esportato anche in altri settori».
«Bilateralità per le imprese significa iniziare un percorso comune, insieme alle parti sociali, che rappresenti il nostro settore come un luogo dove vige la sicurezza delle regole. Bisogna essere innovatori e visionari, ma con lungimiranza» ha invece affermato Palluzzi: «La sicurezza è formazione e, in questo senso, è nata la Casa degli Edili», così come sottolineato anche da Pastore: «Quest’ultima è la sommatoria di due parti dove i lavoratori trovano formazione, sicurezza e legalità. I due enti sono stati armonizzati a vantaggio delle imprese e dei lavoratori: abbiamo un dovere nei loro confronti e ci siamo impegnati ancor di più nella loro tutela». Infine, l’intervento di Masciarelli: «La bilateralità non è solo il luogo, ma le persone unite insieme. Bilateralità significa concertazione e partecipazione, lavoratori e imprese uniti attraverso, ad esempio, il badge di cantiere, ennesimo esempio del salto di qualità compiuto e che sarà sempre più strutturalizzato. Di progetti innovativi sulla sicurezza ne abbiamo tanti e ci adopereremo per sviluppare anche nei prossimi anni nuove tecnologie al servizio delle persone». Nessun dualismo tra imprese e sindacati, dunque, bensì confronto a favore dei lavoratori che metta un freno a lavoro nero, incidenti e decessi.
La seconda tavola rotonda, invece, intitolata “Quali prospettive per il futuro dell’edilizia” e moderata dal giornalista de Il Giornale Stefano Zurlo, ha visto intervenire il Presidente nazionale di Ance Gabriele Buia, il Segretario Nazionale di Feneal Uil Francesco Sannino, il Segretario Generale di Filca Cisl Enzo Pelle e, infine, il Segretario Nazionale Fillea Cgil Antonio Di Franco. Grande attenzione è stata dedicata al tema del PNRR, nonché del Super Bonus: «Oggi il mondo dell’impresa è chiamato ad uno sforzo titanico, ma questi fondi saranno decisivi per la ripresa. Non potendo agire a livello geopolitico, l’unica cosa che possiamo fare come sistema paese è riprogrammare: utilizziamo le risorse per far partire quelle opere che aspettano di decollare, coprendole finanziariamente e mettendole finalmente a terra» ha sottolineato Gabriele Buia; «Sta avanzando un’edilizia nuova che va verso l’efficientamento energetico, la sostenibilità e la modernizzazione del nostro sistema. Per questo bisogna lavorare su più fronti, dando qualità alle imprese e migliorando sotto diversi punti di vista. Ciò che è stato fatto qui a Latina è importante: digitalizzare significa guardare verso il futuro» ha aggiunto poi Enzo Pelle.
«Se un settore ha bisogno di risposte, quest’ultime devono essere immediate, tanto a livello nazionale quanto territoriale. In un paese dove la politica è bloccata da vent’anni, c’è la necessità di far sedere intorno ad un tavolo tutte le parti sociali, da quelle sindacali a quelle imprenditoriali» le parole di Francesco Sannino; «Il 110% nasce da un percorso ben preciso: tutti i paesi europei stanno guardando al futuro e noi, in Italia, dobbiamo partire dal nostro passato per avvicinarci a grandi passi verso l’avvenire. Abbiamo bisogno di ristrutturare le nostre imprese e garantire la continuità, rivedendo i termini e, allo stesso tempo, rimanendo focalizzati sul tema della sicurezza. Il bonus deve diventare infatti un elemento strutturale, facendo comprendere alle imprese che si può investire su un periodo più lungo, rimettendo al centro del Paese l’edilizia e la manutenzione» ha chiosato Antonio Di Franco.
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