LIVORNO – Chi di noi non si è visto inoltrare gli audio che descrivono in modo tanto livornese quanto chiaro e vero l’attuale caotica situazione?
Sembra incredibile, ma il caso è arrivato anche al Parlamento, dove Jushenka Cristiani, protagonista dei suddetti audio, è stata indicata da qualche elettore, per fare la Presidente della Repubblica.
Diciamolo, l’elettore lo ha fatto con leggerezza, ironia e irresponsabilità, però, la situazione descritta da Veronica nei vocali che hanno fatto il giro della Toscana e non solo, non è mai stata spiegata meglio.
La televisione, i giornali, i social ci bombardano di informazioni date in parole poco chiare, spesso mancando di sostanza, mentre la semplicità di un dialetto, in questo caso quello livornese, ha trovato la via di far sorridere ma anche di far riflettere su una situazione che inizia a essere ingestibile per tutti.
Le scuole vanno a intermittenza con dad, presenza, dad, did, i bambini più piccoli sono tormentati dai tamponi e poi, magari, rientrano a scuola nonostante un parente positivo e il ciclo rinizia.
Il messaggio è più che chiaro: il popolo, i comuni cittadini hanno bisogno di far sentire le loro voci, di esprimere le proprie opinioni, perché sulla loro pelle riescono a capire cosa non funziona e, se non riescono a farsi largo con dei messaggi placati, allora quello è il momento della sana prepotenza, della comicità amara, della rabbia senza filtri.
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