“Vermiglio”, un film che fa centro nell’anima attraverso il racconto di un piccolo grande mondo antico

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Titolo: Vermiglio

Genere: drammatico

Durata: 119 min

Regia: Maura Delpelo

Sceneggiatura: Maura Delpelo

Musiche: Matteo Franceschini

Produzione: Italia, Francia, Belgio, 2024

Cast:Giuseppe De Domenico, Martina Scrinzi, Tommaso Ragno, Carlotta Gamba, Roberta Rovelli, Orietta Notari, Patrick Gardener, Anna THale, Luis Thaler, Simone Bendetti, Santiago Fondevila, Sara Serraiocco, Rachele Potrick, […]

Un anno prima della fine della seconda guerra mondiale a Vermiglio arriva un soldato siciliano disertore, Pietro (Giuseppe De Domenico), la cui presenza scompiglia e dissesta l’equilibrata tranquillità della numerosa famiglia Graziedei. Il capofamiglia è Cesare (Tommaso Ragno), il maestro del paese, che si sforza di insegnare la lingua italiana ai suoi alunni che parlano il dialetto, come tutti gli altri abitanti del paese ed anche il resto d’Italia, tant’è che lo stesso Pietro si esprime in dialetto siciliano. La causa che perturba fortemente il quotidiano e sistematico procedere familiare deriva dalla figlia maggiore Lucia (Martina Scrinzi), che si innamora di Pietro fino al punto di sposarlo dopo essere rimasta incinta. Pietro è un romantico, ma è analfabetà perché allora non era per tutti la scuola che “è un grande insegnamento perché insegna in nostri limiti” e ci indica la strada da seguire per evitare di commettere errori. Tuttavia, succede che “quelli che tornano dalla guerra hanno i segreti” e Pietro, che è uno di questi, rivelerà in seguito un grave segreto drammatico che ancora una volta dissesterà l’equilibrio della famiglia ma soprattutto quello di Lucia.

Vermiglio è il secondo film scritto e diretto da Maura Delpelo, che descrive attraverso un discorso originale, poetico e coinvolgente, con estro e creatività e grazie ad una sceneggiatura singolare, un piccolo grande mondo antico, perduto per sempre, genuino, originario, non artefatto,in cui gli abitanti vivono nella Natura della Natura con semplicità e con profonda simbiosi traendone ovviamente la stessa spontaneità. Grazie ad una splendida fotografia appropriata si viene immersi come per magia nella naturalezza strabiliante dell’ambiente alpino con i suoi monti, con gli abeti innevati e le sue cascate in cui vivono gli abitanti di Vermiglio e in cui si viene coinvolti sapientemente e resi incantati.

Nel suo commento di presentazione alla Mostra di Venezia la regista tra l’altro scrive: «Di odore di legna e latte caldo nelle mattine gelate. Con la guerra lontana e sempre presente, vissuta da chi è rimasto fuori dalla grande macchina: le madri che hanno guardato il mondo da una cucina, con i neonati morti per le coperte troppo corte, le donne che si sono temute vedove, i contadini che hanno aspettato figli mai tornati, i maestri e i preti che hanno sostituito i padri. Una storia di guerra senza bombe, né grandi battaglie. Nella logica ferrea della montagna che ogni giorno ricorda all’uomo quanto sia piccolo. Vermiglio è un paesaggio dell’anima, un “lessico famigliare” che vive dentro di me, sulla soglia dell’inconscio, un atto d’amore per mio padre, la sua famiglia e il loro piccolo paese. Attraversando un tempo personale, vuole omaggiare una memoria collettiva». Ed ha profondamente ragione la regista perché con Vermiglio fa centro nell’animo dello spettatore.

Presentato alla LXXXI Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in concorso per il Leone d’Oro, il film underdog Vermiglio di Maura Delpelo, ha vinto il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria e il Green Drop Award, ed è stato selezionato in seguito a rappresentare l’Italia all’edizione dell’Oscar 2025 nella sezione Miglior film straniero.

Filmografia: Maternal (2019)

Francesco Giuliano


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).