LATINA – Variante in Q3, CasaPound chiede le dimissioni di sindaco e Giunta e sottolinea le stranezze di un compromesso in cui ritorna l’ombra di vecchi protagonisti della politica cittadina. “Pochi giorni fa – si legge nel testo inviato alle redazioni da CasaPound – dopo il nostro striscione Cemento commerciale scrivevamo questo comunicato stampa .
Oggi arriva la notizia in cui risultano indagati sindaco, assessori e dirigente. “Non poteva essere altrimenti”, commenta Marco Savastano, “da un compromesso” strano” e sospetto è derivata una delibera frettolosa anch’essa strana e sospetta, ora aspettiamo l’esito delle indagini, ma a questo punto le dimissioni del Sindaco e della giunta sarebbero un atto dovuto, la città ha bisogno di liberarsi di questi spocchiosi dilettanti “.
Nella notte i militanti di CasaPound hanno affisso in Via del Lido a ridosso dell’Hotel Garden uno striscione riportante il testo “Cement0 commerciale” con la o finale di cemento trasformata in zero spaccato.
Il riferimento è a quanto veniva riportato in campagna elettorale nel programma di LBC a pagina 11 “sono stati costruiti tanti edifici, spesso senza alcun criterio urbanistico…. sempre più spesso le aree destinate ad altri servizi sono state trasformate in aree edificabili con provvedimenti maldestri e illeggittimi” con cui mettevano un punto fermo sulla nuova edilizia in città parlando di zero cemento per il futuro.
Nel mese di dicembre, invece, in fretta e furia veniva concessa un’autorizzazione a costruire l’ennesimo centro commerciale nella zona adiacente all’Hotel Garden con un cambio di destinazione d’uso del terreno.
“Un’operazione che ci lascia molto perplessi”, riporta Marco Savastano responsabile di CasaPound, “In attesa delle decisioni del Nipaaf sulla regolarità o no dell’iter della variante, esprimiamo sinceramente sorpresa nel vedere i paladini del cemento zero autorizzare altri 25.000 metri quadrati di negozi in una zona che nemmeno in poco più di un chilometro quadrato presenta i centri commerciali del Palazzo di vetro, del Morbella, del nuovo “Orizzonti”, di Latinafiori e di un ulteriore supermercato in via del Lido” .
“Un’altra “stranezza” è anche quel compromesso da 3 milioni di euro che già “prevedeva” la concessione avvenuta in un tempo successivo alla data della firma tra la Corica Costruzioni srl, tra i cui soci figurano società del gruppo Malvaso, Grenga e Petricola, e la Green Building il cui amministratore è Corica Luigi”.
“Comunque vada a finire LBC e la giunta di Coletta ne escono male”, continua Savastano, “sia per l’inopportuna scelta di concedere nuove superfici commerciali senza una pianificazione ed una visione di città, se ce l’hanno, sia nell’iter frettoloso che lascia pensare male o che lascia intravedere dilettantismo e ingenuità che una amministrazione non può avere”.
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