Regno Unito e USA hanno già avviato le vaccinazioni contro il Coronavirus e presto inizierà la campagna vaccinale anche in Italia. Il 21 dicembre, infatti, è previsto l’incontro del Comitato scientifico dell’EMA (European Medicines Agency, l’agenzia europea che si occupa del controllo e della sorveglianza dei farmaci, fra cui anche i vaccini) che darà conferma o meno per l’approvazione alla messa in commercio e all’utilizzo del vaccino di BioNTech/Pfizer: il Consiglio Europeo ha deciso di istituire il “V-day”, ovvero il giorno in cui verranno avviate le vaccinazioni in tutti gli Stati Europei, quindi anche l’Italia, per il 27 dicembre.
Nel frattempo, è sotto valutazione anche il vaccino di Moderna, che presumibilmente riceverà l’autorizzazione più avanti, intorno al 6 gennaio 2021: sia questo, che il vaccino di BioNTech/Pfizer, sono vaccini realizzati con l’mRNA, una molecola che fa da “messaggero” e porta le informazioni alle cellule immunitarie perchè possano produrre anticorpi specifici contro il Coronavirus e conferire quindi protezione dallo stesso.
Per quanto riguarda il vaccino di Pfizer, il primo che verrà distribuito anche in Italia, necessita di due somministrazioni a distanza di 21 giorni l’una dall’altra, ed è riportata una efficacia del 95% già una settimana dopo la seconda somministrazione. Le reazioni avverse più comuni che sono state osservate durante i trial clinici sono state reazioni nel sito di iniezione (84,1%), affaticamento (62,9%), mal di testa (55,1%), dolore muscolare (38,3%), brividi (31,9%), dolore articolare (23,6%), febbre (14,2 %): l’inizio della sintomatologia è avvenuto entro 1-2 giorni dalla vaccinazione e si sono risolte in un paio di giorni senza sequele. La sfida più grande riguarda le modalità di conservazione del vaccino dal momento che necessita di temperature di -70°C, per cui sono fondamentali strutture e strumenti idonei per organizzarne la somministrazione.
Anche il vaccino di Moderna prevede la somministrazione di due dosi a distanza di 28 giorni l’una dall’altra, garantendo un’efficacia del 94,5%: nota positiva è che questo vaccino si può conservare a temperature comprese fra -2 e -8°C per 30 giorni, rendendo più facile la sua somministrazione dal punto di vista logistico.
In Toscana da qualche giorno sono aperte le prenotazioni per ricevere la vaccinazione durante la prima fase di campagna vaccinale: le categorie che saranno interessate per prime sono gli operatori sanitari impegnati in prima linea e gli ospiti e dipendenti della strutture RSA, che come abbiamo visto negli ultimi mesi sono quelli più a rischio per quanto riguarda il contagio da Coronavirus e le sequele da Covid-19.
Per saperne di più sullo sviluppo dei vaccini e su com’è stato possibile produrli in così poco tempo: https://www.news-24.it/vaccino-coronavirus-facciamo-il-punto/
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