FONDI – Torna per il quinto anno consecutivo a Fondi il festival dedicato alla poesia tra i più importanti della regione Lazio. “Verso Libero” spegne infatti cinque candeline e ospita nella città di Fondi, in provincia di Latina, alcune delle voci più importanti della poesia italiana contemporanea, con un occhio attento ai giovani esordienti più talentuosi, che s’incontrano con artisti, pittori, attori, registi, performer. L’associazione culturale “Libero de Libero” continua a lavorare dunque nel segno dello scrittore di cui porta il nome, poliedrica figura nel campo della poesia, della letteratura, dell’arte. Nel 2018 si celebrano peraltro i 115 anni dalla nascita del poeta originario di Fondi, uno degli intellettuali più raffinati del Novecento italiano che oggi rivive anche grazie a questa iniziativa culturale.
Il festival poetico “verso Libero” si terrà a Fondi il 28, 29 e 30 settembre prossimi nella suggestiva cornice del complesso di San Domenico, grazie al patrocinio dell’Ente Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi e del Comune di Fondi, snodandosi tra poesia, teatro, performance, musica, pittura, incontri con gli autori, momenti di riflessione sullo stato dell’arte.
Venerdì 28 settembre alle ore 21 apertura in grande stile della manifestazione culturale con una anteprima assoluta: il primo studio teatrale sull’opera inedita di Libero de Libero “Don Giovanni o il burlatore di se stesso”. È stata la stessa associazione organizzatrice a trascrivere il manoscritto inedito conservato presso la Quadriennale di Roma, uno spettacolo teatrale sorprendente a cui de Libero lavorò tra il 1955 e il 1956. Nel testo emerge tutta la poesia surrealista de liberiana, ma anche gli echi shakespeariani, l’amore per Mozart e i lampi da critico d’arte che “dipinge” le scene una dopo l’altra. Un tesoro sensazionale emerso dalle carte di questo prolifica figura che gli conferisce oggi un duplice valore: un autore non solo da riscoprire, ma ancora da scoprire. La regia è affidata a Luigi Morra, che nella passata edizione sorprese con successo per il lavoro teatrale “Fuoco” (ispirato al romanzo deliberiano “Amore e morte”) e oggi torna a cimentarsi in una prova impegnativa con l’apporto degli attori Pasquale Passaretti e Serina Stamegna e le musiche realizzate dal collettivo “Camera”.
Sabato 29 settembre ancora una giornata dedicata a Libero de Libero. Alle ore 18, nel chiostro di San Domenico di Fondi, arriverà il racconto dell’amicizia tra il poeta di Fondi e il pittore Franco Gentilini, le loro scoperte, le collaborazioni artistiche: di questa affinità parlerà Lorenzo Cantatore (curatore del diario deliberiano “Borrador”), prendendo spunto dal libro-diario “Una vita oltre” (Silvana editoriale) di Luciana Giuntoli Gentilini, vedova dell’artista. De Libero fu uno dei “padri” della scuola romana di pittura, colui che consegnò alla storia dell’arte autori del calibro di Scipione, Mafai, Janni e, appunto, Gentilini. A seguire, a completamento del ritratto del poeta quale critico d’arte, sarà proiettata la video testimonianza “L’intuizione o dello sguardo di Libero de Libero” (regia di Antonio Fasolo, 2016), intervista a Giuseppe Appella, critico d’arte che dal poeta di Fondi ereditò le edizioni della Galleria d’Arte “Cometa”.
Alle ore 21 spazio ad una riflessione di grande attualità con un ospite di rilievo: Filippo La Porta, critico letterario per la “Domenica” del “Sole 24 Ore”, il quale ragionerà attorno alle dinamiche che portano un poeta ad affermarsi maggiormente nel tempo rispetto ad altri suoi coetanei, con riferimento al Novecento italiano. Prenderanno parte alla serata i poeti a Claudio Damiani, Lino Angiuli, Rodolfo Di Biasio e Davide Rondoni, i quali ridaranno voce ciascuno a un autore oggi “dimenticato”, ma dall’indiscutibile valore letterario. Lo stesso critico, a partire dalle 22.15, vestirà i panni del musicista, più precisamente alle percussioni, in un concerto-recital in cui affiancherà Nicola Bultrini, poeta e sassofonista. “Ritmi poetici” è il titolo di questo appuntamento che riunisce la poesia alla musica, il verso al ritmo.
Domenica mattina 30 settembre spazio al blitz “Sono l’automa e l’ordigno” nel centro della città di Fondi con l’artista e performer Iginio De Luca, il quale ha conosciuto nell’ambiente familiare “zio” Libero de Libero, grazie al rapporto di parentela tra suo padre e il poeta: un incontro determinante per l’artista che sarà. Diplomato in Pittura nel 1989 all’Accademia di Belle Arti di Roma, De Luca insegna Decorazione e Installazioni Multimediali all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. È artista poliedrico: musicista, artista visivo, fa video, installazioni, performance e negli ultimi anni la sua poetica si è concentrata soprattutto sulla produzione di immagini fotografiche, ma anche di quelli che lui definisce appunto blitz, operazioni a cavallo tra arte urbana e performance.
Domenica pomeriggio s’incontreranno invece due generazioni di poeti, grazie alla cerimonia di consegna del Premio nazionale di poesia “Solstizio” all’opera prima e alla Carriera. Per ciò che riguarda gli esordienti, risultano vincitori i poeti Lucia Brandoli, Daria De Pellegrino, Gianluca Furnari e Francesca Mazzotta, i quali saranno presenti a Fondi per scoprire la graduatoria e offrire al pubblico un reading dal proprio libro premiato e dall’opera deliberiana. Allo stesso tempo sarà premiato per la Carriera il poeta Domenico Adriano, autore di libri come “Bambina mattina”, “Dove Goethe seminò violette”, ma anche editore e “operatore culturale” nella Roma del quartiere Testaccio in cui ha vissuto per anni. Le sue radici si legano però proprio a quelle di Libero de Libero, perché Adriano è originario di Coreno Ausonio, dunque di quella terra in cui “strappare un verso alla radice secca” cantata in “Ascolta la Ciociaria”. L’associazione “Libero de Libero” ha deciso dunque di conferire a Domenico Adriano il IV Premio ‘Solstizio’ alla Carriera 2018, celebrando versi come questi che ci ricordano un Saba o un Caproni: «Sotto il cielo di tanta bellezza / sono quasi cieco, ma vedo / meglio adesso, si tratta infine solo / di affinare, come in poesia, l’arte / di togliere, lasciandosi guidare».
Chiuderà il Festival una suggestiva performance nata in seno al Premio Solstizio. La poetessa Claudia Di Palma, vincitrice del terzo premio alla IV edizione del concorso 2017, ha incontrato l’arte e la sensibilità di Antonio Fasolo, già regista del cortometraggio “Camera Oscura”, ma anche di altre eccezionali video-testimonianze sul poeta de Libero. Ne è nata un’idea creativa, una performance teatrale dal libro “Altissima miseria” con cui Di Palma ha ottenuto il riconoscimento. “Straniera come la casa” è il frutto armonioso di questo incontro, uno spettacolo cui si potrà assistere in chiusura del Festival “verso Libero” (ore 20 di domenica 30), ma soprattutto un documento che certifica gli obiettivi del progetto dell’associazione culturale “Libero de Libero”: promuovere lo scambio culturale, lo sviluppo del territorio e degli uomini e le donne che lo vivono e lo riconoscono.
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