LIVORNO – “Come dicono in Brasile, a San Paolo, “Amala o lasciala” e secondo me questo vale per Livorno. Ti coinvolge completamente e o la ami in tutto per tutto, o allora non vieni”.
Schietto, deciso e subito operativo. Così si è presentato alla stampa e alla città il nuovo presidente amaranto Joel Esciua che questa mattina ha parlato in conferenza dalla pancia dello stadio Armando Picchi.
“Sia la città che la squadra – prosegue Esciua in un ottimo italiano – sono un diamante grezzo, e come tale la sqaudra va modellata sfruttando le caratteristiche speciali di chi ci lavora. Qua c’è gente aperta e passionale e con una sana diffidenza. Mi sono rispecchiato a pieno nella gente di Livorno e nella multietnicità non scontata di una città. Qua c’è del potenziale, si parte da una società sana che ha fatto le cose con grande volontà e buona fede permettendoci di partire con delle buone basi”.
Una piazza con del potenziale ha dal canto suo alcune priorità, la prima tra tutte quella di uscire il prima possibile dal mondo dei dilettanti: “Si parte per vincere, ma non dimentichiamoci dove siamo. Siamo in Serie D e a livello calcistico dobbiamo vincere contro squadre di Serie D e in campi di Serie D. Per quanto riguarda l’anno prossimo, direttore sportivo e allenatore sono un’accoppiata che va di pari passo, vogliamo qualcuno che abbia vinto in questa categoria”.
Sui tifosi e sugli obiettivi: “In 5 anni vorrei arrivare in Serie B ma non sarà facile considerando le insidie nascoste dietro alla Serie C. Per quanto riguarda i tifosi, l’obiettivo principale è quello di riportare le persone allo stadio. Livorno è una piazza fantastica, i tifosi lo stanno dimostrando ma punto a riempire lo stadio”.
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