“Una vita in fuga” descrive il dramma di un uomo che si sforza di cambiare la sua condotta impropria e sleale

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Titolo: Una vita in fuga

Titolo originale: Flag Day

Regia: Sean Penn

Soggetto: Jennifer Vogel (dal libro autobiografico Flim-Flam Man: The True Story Of My Father’s Counterfeit Life  del 2005)

Sceneggiatura: Jez Butterworth, John-Henry Butterworth

Musiche: Joseph Vitarelli

Produzione Paese: USA, 2021

Cast: Sean Penn, Dylan Penn, Addison Tymec, Josh Brolin, Norbert Leo Butz, Dale Dickey, Eddie Marsan, Bailey Noble, Eddie Marsan, Hopper Jack Penn, Katheryn Winnick, Regina King, […]

Una vita in fuga è un film  diretto e interpretato da Sean Penn (nella parte di John Vogel), il cui soggetto è tratto dal libro autobiografico Flim-Flam Man: The True Story Of My Father’s Counterfeit Life  (Flim-Flam Man: La vera storia della vita contraffatta di mio padre) della giornalista Jennifer Vogel (interpretata da Dylan Penn). Il film, infatti, descrive la vita del padre John dai primi anni settanta – quando Jennifer era bambina – fino al 1992, e ne tratteggia i fatti più significativi. John Vogel era un individuo sregolato, sempre in fuga dagli altri e anche da se stesso, tant’è che non sentiva il legame della famiglia, non rispettava gli impegni intrapresi e agiva senza il rispetto degli altri – amici, parenti, estranei, ecc. – e anche della legge, tant’è che, oltre ad essere un falsario capace di stampare milioni di dollari perfetti, era stato anche rapinatore di diverse banche. Eppure John sentiva e manifestava un amore profondo, non per la moglie Patty (Katheryn Winnick), che aveva abbandonato e dalla quale si era separato, e neppure per il figlio Nick (Hopper Jack Penn), ma soprattutto per la figlia Jennifer (Dylan Penn), la quale corrispondeva al padre un attaccamento straordinario e singolare, ritenendolo addirittura pari ad un principe, sebbene non ne condividesse il comportamento: I momenti speciali dell’infanzia sono come le favole e nelle mie mio padre era il principe. Jennifer sperava che il padre cambiasse, che riuscisse a rispettare gli altri ma soprattutto se stesso, e che diventasse una persona corretta cercando di ricongiungere la famiglia. E John prometteva continuamente e con profonda convinzione perché le persone possono cambiare, nel momento in cui confidava alla figlia, esprimendone il grande affetto, che La speranza più grande che un uomo possa avere è lasciarsi dietro qualcosa di bello, che abbia fatto lui. Il film Una vita in fuga, che nella parte iniziale mostra dei passaggi scenografici che disorientano lo spettatore, mette in luce con grande effetto e con una struttura organica e coerente, attraverso la figura di John, che assume una funzione strutturale, la negazione dei valori fondamentali umani, contrapposta sia all’affermazione che alla conferma di tali valori per mezzo del comportamento corretto e coerente di Jennifer, sviluppandone egregiamente la causa e la conseguente assunzione di consapevolezza di una vita sbagliata.

Una vita in fuga, in cui recitano i figli del regista, Dylan e Hopper Jack,è stato presentato in concorso per la Palma d’Oro al LXXIV Festival di Cannes.

Filmografia

Lupo solitario (1991), 3 giorni  per la verità (1995), La promessa (2001), Into the Wild – Nelle terre selvagge (2007), Il tuo ultimo sguardo (2016).

Francesco Giuliano


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).