Una frazione di Latina mai nata: Borgo Tagliamento. Un fiume del Friuli a memoria della prima guerra mondiale come tutti i borghi rurali sorti in Agro Pontino. Doveva sorgere tra Borgo Piave e l’Appia in località Chiesuola. Questo piccolo insediamento deve il suo nome alla piccola chiesa di San Carlo di Piscinara, costruita nel 1691 su iniziativa di Gaetano Caetani, che in quel luogo aveva trovato riparo da un violento temporale sotto una quercia. L’edificio, che si trovava nei pressi dell’attuale Tennis Club della famiglia Antonetti, è stato abbandonato in epoca napoleonica ed i ruderi sono stati rasi al suolo con la costruzione della decauville che, durante i lavori di bonifica, serviva a portare pietre dalle Cave di Monticchio a Latina. Nel dopoguerra, in quella zona, è stata realizzata una piccola chiesa – quasi una cappella – che ospita spesso le prove di un coro polifonico e poche funzioni religiose.
Al centro troviamo il ristorante storico Fogolar Furlan – retaggio della presenza friulana nella zona – una scuola elementare, qualche centinaio di abitanti che formano un civettuolo insediamento urbano, una bella rotonda che ha evitato molti incidenti stradali, diventati pane quotidiano.
La Chiesuola non è mai diventato un borgo vero e proprio, la seconda guerra mondiale ha bloccato l’idea di realizzarlo con la definizione Tagliamento.
Fino a qualche anno fa la squadra di calcio della Chiesuola disputava la terza categoria sul campo di Borgo Carso. Ora è scomparsa.
Un atteso evento è denominato Festa della Mietitura, che fa rivivere le tradizioni locali campestri nel mese di luglio, con grandi abbuffate, vino in quantità, canti, balli e musica. Il ballo liscio non manca mai.
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