FIRENZE – “Rimozione forxXata” è la scritta che questa mattina è apparsa su nastro adesivo da cantiere giallo e nero ad “impacchettare” keybox e pulsantiere degli appartamenti di una ventina di strade del centro di Firenze, via di Mezzo, via Fiesolana, via de Pilastri, borgo Allegri, via de Macci, via dell’Agnolo e traverse con via Ghibellina, piazza de’ Ciompi, una parte di borgo Albizi, via del Campuccio, via Camaldoli, via del Leone, via Santa Monaca, via dell’Ardiglione, via delle Caldaie, via Santa Monaca, e via dei Serragli. Overtourism, affitti brevi e la “bolla” immobiliare che si sta verificando nel capoluogo toscano, i bersagli della protesta, mentre dal primo gennaio 2025 sarà obbligatorio in tutta Italia ricevere la clientela di persona per quanto riguarda gli affitti brevi, quindi stop ai box con le chiavi e le serrature elettroniche da prenotare on line. A spiegarci tutto è Massimo Torelli di Salviamo Firenze per viverci: “Mancano tre giorni all’obbligo da parte di chi affitta a breve di esporre accanto al campanello il codice identificativo (Cin). Non ci sono nel 95% dei casi. Ed oltre al Cin devono essere in regola con i requisiti di sicurezza , ovvero estintori, rilevatori di gas e monossido, e con le norme edilizie rispetto ad abusi fatti. Se i controlli verranno fatti. Azioni finalizzate a sgonfiare l’enorme bolla immobiliare che sta travolgendo Firenze. Perché ci sono migliaia di appartamenti sui portali di affitto turistico. Perché i nuovi interventi residenziali sono solo e soltanto per il mercato internazionale del superlusso. Ogni giorno scompare un’attività economica ed apre un pezzo del mangificio”. La protesta di Firenze si è svolta in contemporanea con quelle dei collettivi di Genova, Venezia, Rimini e Milano.
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