La nota stampa di Antonio Ciriello, coordinatore della Lega Salvini Premier di Sabaudia.
Nel Consiglio Comunale del 19 gennaio u.s. il Vice Sindaco Secci ha fatto capire a chiari lettere che qualsiasi proposta provenga dalla minoranza sarà bocciata a prescindere (sembrerebbe a causa del numero consistente di mozioni e interrogazioni presentate dalla minoranza nei primi sei mesi). “Siamo disponibili a collaborare se facciamo una forma di collaborazione reale. Altrimenti ognuno va per la propria strada”, ha detto Secci, chiamando poi “ragazzi” i Consiglieri Comunali di minoranza.
Non entriamo volutamente nel merito della questione: la maggioranza ha il diritto di bocciare qualsiasi proposta arrivi dalla minoranza, nel rispetto delle norme e assumendosene la responsabilità; la minoranza ha il diritto/dovere di fare tutte le mozioni e interrogazioni che vuole, nel rispetto delle norme. Neppure vogliamo sapere cosa intenda il Vice Sindaco quando parla di “collaborazione reale”, considerato che il nostro Consigliere Di Capua ha tenuto finora un comportamento esemplare, agendo talvolta anche in linea opposta a quella della minoranza e sempre con spirito collaborativo e pacatezza.
Fa riflettere, invece, quel “ragazzi” rivolto da Secci ai Consiglieri Comunali di minoranza e viene da chiedersi se non sia proprio un linguaggio sopra le righe in Consiglio Comunale alla base della violenza verbale che poi si legge sui social quando qui si affrontano le opposte tifoserie.
Crediamo che il rispetto dell’altro, soprattutto in epoca dominata dalla comunicazione social, sia la base per migliorare coesione sociale e convivenza civile e, a tal fine, proponiamo (ma sarà bocciato sicuramente dal Vice Sindaco) un “Manifesto della comunicazione non ostile” deliberato dal Consiglio Comunale, cioè un Progetto Sociale di sensibilizzazione contro la violenza e l’abuso nelle parole. Un “lavoro” di partecipazione collettiva a cui dovrebbero contribuire esperti della comunicazione, del marketing, del giornalismo e utenti e appassionati della Rete.
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