ITALIA – “Se si discute di futuro dell’Europa, se c’è questo cantiere aperto quantomeno si ammette che vi sono lacune e delle inefficienze. Quantomeno si è consapevoli che qualcosa non funziona. Non esistono un esercito europeo, una polizia europea, una politica estera europea. Il primo compito dello Stato è la difesa del proprio territorio. Come si può parlare di Unione Europea?”.
Si è aperto con questo interrogativo l’intervento di Riccardo Pedrizzi, nel corso della presentazione del volume “La vera Europa. Identità e missione”, scritto da Joseph Ratzinger – Benedetto XVI ed edito da Cantagalli, svoltasi il 15 dicembre, a Roma, presso la Pontificia Università della Santa Croce.
L’iniziativa, promossa dall’Unione cristiana imprenditori dirigenti (UCID, Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) del Lazio in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico dell’Ucid nazionale e la Fondazione De Gasperi, ha visto la partecipazione del cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, Giulio Tremonti, già ministro dell’Economia, Stefano Fassina, economista e deputato, Benedetto Delle Site, imprenditore e presidente nazionale dei Giovani dell’UCID.
Il presidente del Cts dell’UCID, Pedrizzi, ha puntato l’indice contro il “revisionismo” e l’appiattimento valoriale e religioso delle istituzioni europee, seguendo il solco del ragionamento del libro del Papa benemerito Benedetto XVI: “Se, a causa di fenomeni migratori, hai bisogno di sicurezza alla tua frontiera o dentro il tuo paese e vedi che l’Unione europea non da risposte e non ha un’agenda adeguata a soddisfarlo; se hai paura del terrorismo islamico e vedi che le élites politiche europee evitano persino di chiamarlo col suo nome, si comincia a pensare che l’Europa sia un problema, non la soluzione. Si comincia a pensare che ti sia estranea e lontana, anziché vicina e solidale”.
Lo Stato nazionale, dunque, come risposta alla povertà, agli attacchi alla casa, ai governo tecnici graditi ai burocrati europei, che dissolvono anche le radici religiose, secondo Pedrizzi.
“L’Europa concede nei propri Stati la massima libertà religiosa e di culto agli islamici, ma tollera che, nei loro Stati, questa stessa libertà sia conculcata fino al martirio dei cristiani, in Africa, in Asia, in Turchia, in India, dappertutto. L’Europa protegge sotto lo scudo della libertà di espressione le opere blasfeme nei confronti del cristianesimo, ma non concede questa stessa libertà nei confronti dell’islam. Gesù ridicolizzato, la Madonna impersonata da un omosessuale con la barba, Babbo Natale in tutù. L’Europa è tra le aree più secolarizzate dell’Occidente. Può nascere un patriottismo europeo in una terra così desolata?, si chiede Pedrizzi.
“Possiamo dotarci di una identità europea, se una fonte essenziale di identità dell’Europa, quella religiosa è dimenticata, offesa, vilipesa? Questa sono le domande che vorremmo avessero una risposta e che trovano risposta già nel libro che presentiamo attingendo e facendoci illuminare dal pensiero di Papa Benedetto”, è la conclusione del presidente del Comitato Tecnico scientifico dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.
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