CISTERNA DI LATINA – Gli agenti del Commissariato di Cisterna di Latina, dopo la denuncia presentata presso i propri uffici da un artigiano di 46 anni, ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano, R.G. di anni 40, per truffa.
La vittima nel mese di gennaio raccontava al personale del Commissariato che da alcuni mesi aveva intrapreso importanti lavori per la ristrutturazione della propria abitazione. Poichè i costi erano lievitati enormemente, era stato costretto a chiedere alla propria banca un ulteriore mutuo che però gli era stato rifiutato.
Per questo motivo l’artigiano, suo malgrado, era stato costretto a fermare le attività di ristrutturazione in mancanza di ulteriori i fondi per pagare la ditta. Approfittando dello stato di difficoltà dell’uomo, un conoscente gli proponeva di parlare con un avvocato di Roma che avrebbe potuto fargli ottenere il mutuo occorrente per la prosecuzione dei lavori. La vittima, abilmente adescata, veniva ricevuta dal sedicente avvocato nel suo studio di Roma e gli veniva proposta la possibilità di accendere un mutuo di 100.000 a fronte di 10.000 euro di spese di pratica, presso un’importante istituto bancario nazionale. L’avvocato gli faceva sottoscrivere un modulo di adesione al prestito, nel quale era riportato anche il dettaglio del piano di ammortamento, a fronte del quale la vittima consegnava al professionista i primi 2000 euro per la prestazione ed altri 400 per bolli vari. Subito dopo gli venivano richiesti ulteriori 1000 euro per spese di assicurazione.
Nei giorni a seguire, non vendendosi concedere il mutuo, il querelante contattava telefonicamente l’avvocato, chiedendogli contezza sul ritardo del prestito e ottenendo, come replica, che il ritardo era dovuto ad intoppi burocratici a causa di un funzionario di banca troppo zelante.
L’avvocato gli faceva capire che erano necessari altri soldi per accelerare la pratica, ma, nonostante l’elargizione delle ulteriori somme di denaro, il mutuo tanto agognato non accennava ad arrivare. Addirittura, approfittando dell’ingenuità della vittima il truffatore lo accompagnava presso l’Agenzia delle entrate di Latina perché a suo dire, presso quell’ente, si doveva ritirare un certificato del casellario penale, facendogli sborsare così ulteriori 400 euro. La vittima esasperata dalle capziose richieste di denaro, conscio ormai di essere vittima di una truffa, decideva finalmente di rivolgersi alle forze dell’ordine.
Acquisita la notizia di reato, gli investigatori del Commissariato non hanno perso tempo ad accertare che R.G. non risulta iscritto ad alcun Albo degli Avvocati e non risulta avere mai conseguito abilitazioni in tal senso. Inoltre lo studio di Roma non è che lo studio del padre, effettivamente avvocato, che a sua volta, in passato, ha querelato il figlio per aver già utilizzato il suo nome e le sue credenziali per consumare truffe. L’uomo annovera a suo carico altre segnalazioni per truffa commesse in altri comuni del territorio nazionale.
Pertanto, dopo averlo rintracciato, gli agenti del Commissariato di Cisterna ha deferito il truffatore alla Procura di Latina per truffa, usurpazione di titoli e falso materiale.
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