Tre Domande A………

60

1) Allo Stato,alle istituzioni: Che altro dobbiamo aspettare perché si dichiarino fuori legge coloro che in Casa Pound sono? Mi pare a dir poco vergognoso che ci si astenga dalla sanzione-denuncia di apologia di fascismo in casi sempre più frequenti di conclamata aggressione e violenza così alle persone fisiche come a quella dello Stato. Mi sembra una domanda legittima cioè secondo legge (dettato costituzionale),purtroppo, elusa insieme ai richiesti interventi da parte di chi di dovere. Forse si aspetta che un Salvini prenda un tè di “accondiscendenza” in quella Casa?! Lo avrà già consumato! Attenzione, è una situazione diversa da quella della mostra del libro di Torino: là la questione fascismo di ieri-fascismo di oggi poteva ingenerare dei dubbi circa l’intervento di cui sappiamo, nel caso specifico della Casa e delle recidive il discorso è molto più chiaro e perciò in quietante e insopportabile.
2) Al Ministero Istruzione o chi per esso. La scuola italiana è ancora in attesa di una sostanziale, vivificante riforma che ne ristrutturi il sistema ovvero la metodologia riguardo la didattica annessi e connessi. Domanda: ancora si insiste con le alzate d’ingegno assolutamente “immature” lanciando colpi a salve come quelli di quest’anno (esami)? La “comunione” degli aviti Beni (Greco e Latino)? Un problema dallo scrivente sollevato in tempi non sospetti circa la inattualità delle versioni (in classe) o temi (agli esami): pretendere che i giovani del XXI sec. facciano bella mostra di esercizio di traduzione dal ?! Piuttosto la necessità e urgenza di passare/ procedere ad altra forma, non esattamente quella ventilata e sperimentata,su due piedi, all’ultim’ora nella maturità fittizia o fittile 2019. Ma il ministero e gli ultimi ministri della serie continuano a giocare a dadi, una partita deprimente come le tante, troppe partite di “merce avariata” scaricata da questo paese.
3) Ieri pomeriggio mi sono aggirato per alcuni luoghi della città. Era tempo che non mi capitava di soffermarmi a guardare lo stato in cui essa versa, uno sconforto e una desolazione indicibili. Il fu bellissimo parco pubblico ridotto a una savana di erbacce ingiallite, di sporcizia e immondizie secolari. Il tratto che porta dall’obelisco al cancello terminale della strada -regolarmente spalancato,quindi, accessibile alle auto (!) – è un eufemismo dirlo dissestato, tutto bozzi e crateri, pietoso e disgustoso. Sarebbe impresa impossibile scardinare almeno l’asfalto? Se non altro si ripristinerebbe uno stato naturale cioè esteticamente selvaggio che farebbe onore al paesaggio! Chi non potrebbe fare il sindaco o l’amministratore parandosi il sedere e la coscienza con l’alibi che non ci sono i soldi? Comodo amministrare con la prerogativa della sine cura, della presunzione e supponenza(ce ne sono di quelli, una donna in particolare,tra le giovani, che te li raccomando!). E la fontana di Piazza della Libertà, tanti altri angoli vedi di fronte ingresso laterale teatro e dintorni? E le aiuole di Piazza Prefettura? Un’indecenza, una città altro che morta, putrescente.Il disastroso teatro, poi, la dice ancor più lunga, sul passato ma anche sul presente: hanno ricostruito La Fenice di Venezia, il Petruzelli di Bari completamente distrutti, a Latina non è stato possibile intervenire “energicamente” per problemi di sicurezza. Doveva venire un assessore “straniero” (da/Di Francia!) per capirci di più? Un “mistero buffo” avrebbe detto Dario Fo! E ancora si insiste che “Sei di Latina se l’ami”? Per quel che mi riguarda, specie a seguito dell’ultimo sguardo alla città.conierei un altro slogan: SE SEI DI LATINA SCAPPA”! E a gambe levate, almeno finché perdura una situazione di stallo (pardòn, di stalla) quale è quella in cui ci hanno destinato le…”stelle” (?!) (gmaul)


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.