Travagli, giravolte e dolori: appunti brevi sulla rottura del Pd con Coletta

139

Ve lo avevamo detto che l’accordo fra Coletta ed il Pd non si sarebbe chiuso, nonostante la contrarietà di qualche giovane promessa ansiosa di ritornare a Piazza del Popolo.

Ve lo avevamo detto perché la razionalità politica ci suggeriva quest’epilogo, e pure perché eravamo bene informati.

Alla fine, la saldatura fra Moscardelli ed Enrico Forte sulla politica ha impedito che il Partito Democratico divenisse compartecipe del disastro amministrativo targato Coletta.

Per la verità, fra i due big democratici Enrico Forte sin dall’inizio riteneva impossibile, innaturale e controproducente un accordo politico con Lbc. Moscardelli, invece, ha capito dopo le elezioni provinciali l’inaffidabilità del cardiologo prestato alla politica.

Malgrado io abbia -ahimè – una certa conoscenza delle dinamiche interne ai dem, ho fatto un poco di fatica ad elencare i cambiamenti repentini di posizione di alcuni dirigenti.

Tanto per non fare nomi, Nicoletta Zuliani ha firmato la candidatura di Coletta alla presidenza di Via Costa, si vociferava fosse pronta a fare l’Assessore, il sogno di una vita che diventava realtà e poi ecco che rilascia interviste dove definisce Coletta un “solista” ed alla fine firma il documento di chiusura definitiva ai civici.

Per non parlare di Alessandro Cozzolino, segretario cittadino del Pd, il più convinto tra i dem circa la necessità di dialogare con Coletta tanto che in quel famoso aperitivo da “Assunta” era insieme al Sindaco e a Fabrizio Porcari, salvo rilasciare qualche giorno fa una intervista in cui faceva intravedere una chiusura ad Lbc con stilettate al veleno per il suo partito, definito un insieme di guerre tra bande.

Interessante quest’ultimo passaggio, per varie ragioni. Intanto perché, stando alla vitalità dei dem non credo vi siano rimaste bande con l’energia di guerreggiare, e poi perché, volendo utilizzare le parole di Cozzolino, uno degli ultimi “scontri fra bande” fu quello che portò, durante la Giunta Di Giorgi, alla cacciata di De Marchis da Capogruppo del Pd, rimpiazzato proprio da Alessandro Cozzolino.

La confusione sotto il cielo è sicuramente grande, chissà se i dem riusciranno a tramutarla in loro vantaggio.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.