LATINA – Trasporto pubblico a Latina, sciopero il 12 giugno per chiedere il rispetto degli impegni e del capitolato di gara. «La Ugl autoferrotranvieri di Latina – si legge nella nota del sindacato – si vede costretta a scioperare nuovamente venerdì 12 Giugno 2020.

Per buonsenso e nel rispetto del delicato momento che stiamo attraversando sottolineano il Segretario provinciale, Giuliano Errico, e il responsabile sindacale di CSC Mario Mustacchio, abbiamo deciso di proclamare uno sciopero di sole 4 ore (dalle 9,30 alle 13,30) al fronte delle 24 che potevamo mettere in atto,  ci sentiamo in dovere di dare un segnale perché a due anni dell’entrata in servizio del nuovo gestore del servizio del TPL , la CSC , troppe sono le problematiche ancora  irrisolte , abbiamo, sempre per buon senso, compreso le difficoltà di inserimento la nuova Azienda  nei primi mesi di servizio mettendoci a disposizione, visto la conoscenza della materia , con proposte e soluzioni , ma ora nn possiamo più tollerare   che si continui  in questa direzione.

Ci sono accordi sottoscritti e non rispettati e ci teniamo a precisare che l’ emergenza Covid non è la colpevole di ciò, c’è la questione deposito bus  ancora irrisolta che causa molteplici problematiche ai lavoratori sotto il profilo della sicurezza  , vi è da ricostruire una rete di servizio adattandola  alle reali esigenze della Città e potenziare lo stesso con i km aggiuntivi previsti dal capitolato di gara  ma mai messi in atto ,essi  oltre a migliorare il servizio reso creerebbero inevitabilmente possibilità di occupazione, ed altre situazioni particolari che stanno complicando  la vita degli operatori di settore   sia sotto il lato lavorativo che economico.

In pratica nulla ad oggi ci fa pensare che si stia andando verso la tanto decantata , dalla CSC, rivoluzione del TPL di Latina  , l’ unica certezza cha abbiamo è il peggioramento della vita lavorativa ed economica dei lavoratori  il continuo ,costante e puntuale mancato rispetto degli accordi sottoscritti dall’ Azienda con la nostra O..S. che viceversa non si è mai tirata indietro dalla concertazione portata sempre avanti con equilibrio e responsabilità .

Insomma carne al fuoco ce ne fin troppa ed è ora di accendere il braciere , a nostro modo di vedere bisogna che la CSC  rispetti il capitolato d’ appalto e gli accordi sindacali sottoscritti semplicemente mettendo in campo quanto previsto dal primo e quanto siglato con la UGL  augurandoci che le istituzioni facciano la loro parte  intimando all’ Azienda quanto sopra citato.

Di buon senso e pazienza ne abbiamo avuta fin troppa e lo abbiamo dimostrato in questa emergenza garantendo , nonostante il mancato rispetto degli accordi da parte di CSC, il servizio alla cittadinanza, sempre in prima linea  nonostante le molteplici difficoltà incontrate .

Ora , ricordando che i lavoratori non hanno solo doveri a cui giustamente debbono adempire ma anche diritti che gli debbono essere riconosciuti ,non siamo più disponibili ad aspettare e chiederemo  in tutte le sedi più opportune il rispetto degli accordi e del capitolato di gara da parte di  CSC  sottolineando che non stiamo chiedendo qualcosa in più ma semplicemente il previsto e dovuto trattamento».


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