PICINISCO – “Scendo un attimo in ufficio a prendere una cosa”: sarebbero state queste le ultime parole di R.C., carabiniere forestale di 53 anni in servizio da oltre 15 a Picinisco, in provincia di Frosinone. Qualche istante dopo i familiari – che abitano proprio sopra la caserma – hanno udito il colpo di pistola e, scesi di sotto per controllare, hanno fatto la scioccante scoperta: il carabiniere era disteso in terra quasi privo di vita.
Nello specifico, dopo aver sentito il rumore del proiettile è stata la moglie del militare a recarsi di sotto allarmata, ritrovandolo riverso a terra con una grossa ferita alla testa, ma ancora vivo: una condizione nella quale l’uomo versava anche all’arrivo dei sanitari del 118, i quali hanno a loro volta allertato l’eiambulanza.
Tuttavia, nonostante i tentativi di rianimazione, la ferita alla testa era troppo grave e, una volta atterrato il veicolo, per il 53enne non c’era più nulla da fare: il suo cuore aveva già cessato di battere.
Intorno alla causa del decesso ci sono tuttavia ancora molti dubbi: l’uomo, infatti, è stato ritrovato a terra vicino alla sua pistola d’ordinanza, ma non si ha alcuna certezza che abbia fatto partire volontariamente il colpo. Secondo i colleghi e i familiari, infatti, quest’ultimo – originario di Pontecorvo, padre di due figli e orgoglioso di indossare la divisa – non aveva manifestato alcun segno di depressione o di inquietudine: per tale motivo non si esclude un incidente con l’arma, magari mentre la stava sistemando o pulendo.
Per consentire una esatta dinamica dell’accaduto la Procura di Cassino ha dunque disposto il sequestro della salma, trasferita presso l’obitorio del Santa Scolastica di Cassino al fine di poter effettuare l’esame autoptico sul corpo del carabiniere.
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