LATINA – I poliziotti della squadra Volante e della squadra Mobile della questura di Latina hanno arrestato un uomo di origine indiana di 34 anni per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e atti persecutori nei confronti di una giovane connazionale.

Nel primo pomeriggio di ieri la donna ha chiamato il 112, preoccupata poiché aveva subito alcuni atteggiamenti persecutori da parte dell’uomo e temeva che lui potesse aspettarla all’uscita di scuola. Raggiunta dagli agenti, la ragazza si è mostrata visibilmente agitata, tanto da necessitare anche dell’assistenza di cure mediche.

In quel frangente la ragazza ha ricevuto numerose chiamate da parte dell’uomo, il quale le chiedeva di vedersi. Mentre la ragazza forniva informazioni ai poliziotti, questi ultimi hanno notato una macchina appostarsi nelle vicinanze e, insospettiti, hanno controllato il conducente, il quale era proprio l’uomo descritto dalla giovane, che non appena avvicinato ha tentato di fuggire prima a bordo della sua auto e poi a piedi.

Raggiunto grazie alla prontezza degli agenti, questi ultimi hanno ricevuto calci e pugni nel tentativo di bloccarne la fuga a piedi, e uno di loro è rimasto anche ferito nella colluttazione. La vittima ha raccontato agli investigatori della Mobile che negli ultimi tre mesi avrebbe ricevuto atti persecutori dall’uomo fermato, come chiamate insistenti e messaggi intimidatori anche con minacce di morte, nonché di averlo visto presentarsi in svariate occasioni nei luoghi da lei frequentati.

Nella mattina di ieri, infatti, l’uomo si sarebbe presentato davanti alla scuola frequentata dalla ragazza e in quell’occasione le avrebbe sottratto il telefono afferrandola per un braccio, cercando di costringerla ad andare verso la sua auto, prima che il fratello della giovane lo fermasse.

Alla luce di quanto accaduto e della denuncia presentata dalla ragazza per gli atti persecutori, l’uomo è stato condotto presso gli uffici dve, terminate le procedure di identificazione, su disposizione del pm è stato tratto in arresto per resistenza e lesioni a pubblico Ufficiale.

Inoltre, il contesto delineato dalla vittima, fatto di minacce e prevaricazioni, insieme agli ultimi fatti documentati attraverso la messaggistica mostrata agli inquirenti e riferibili senza dubbio a comportamenti avvenuti nelle 48 ore precedenti alla denuncia della stessa, hanno consentito agli inquirenti di procedere all’arresto anche per atti persecutori, grazie allo strumento dell’arresto in flagranza differita. L’uomo è stato trasferito nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa del rito per direttissima che si terrà oggi.


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