Dopo Dordoni, Abdon Pamich, Maurizio Damilano e Ivano Brugnetti, giusto per citare alcuni nomi della storia della disciplina, ecco entrare nella leggenda anche Massimo Stano. L’atleta pugliese delle Fiamme Oro si mette tutti alle spalle nella 20 km di marcia, conclusa qualche ora fa portando incredibilmente a tre le medaglie conquistate alle Olimpiadi di Tokyo 2020 dalla nazionale italiana di atletica leggera. Pari risultato fu realizzato a Los Angelos 1984, al termine di quei giochi dimezzati però dal boicottaggio dell’Unione Sovietica e dai Paesi del blocco sovietico. Un fulmine a ciel sereno, la vittoria del nostro poliziotto, giunta a coronamento di una condotta di gara ineccepibile.

Sotto il caldo torrido di Sapporo, per gran parte del tracciato, l’azzurro rimane sornione nel gruppo dei migliori, prima di sferrare l’attacco decisivo a qualche chilometro dall’arrivo con gli avversari più agguerriti incapaci di tenere testa al suo strappo. Il ragazzo di Paolo del Colle vince la medaglia d’oro nel tempo di 1 ora, 21 minuti e cinque secondi, staccando i giapponesi Ikeda e Yamanishi, rispettivamente argento e bronzo. Un oro che nella 20 km mancava dall’impresa di Brugnetti ad Atene 2004.

E, con l’ultima di Stano, sono 33 finora le medaglie conquistate dall’Italia a Tokyo 2020: 7 ori, 10 argenti, 16 bronzi.

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