ROMA – Amazon è una società statunitense fondata da Jeff Bezos che negli ultimi vent’anni ha letteralmente rivoluzionato le abitudini d’acquisto di milioni di utenti in tutto il mondo, affermandosi come leader nel settore delle vendite online e non solo. Nata inizialmente come un negozio digitale per l’acquisto di libri, è una fra le aziende che è cresciuta di più, facendo guadagnare a chi avesse avuto l’audacia e l’intuizione di comprare le sue azioni anche solo dieci anni fa, centinaia di migliaia di dollari. Amazon, che attualmente non è più guidata dal suo creatore Jeff Bezos ma dal vice Andy Jassy (già a capo del settore Amazon Web) non è solamente uno dei più grandi shop online del pianeta, ma è riuscita ad affermarsi in diversi settori, fra cui lo spettacolo e la produzione di video e film (con Amazon Prime Video), la logistica, il food delivery (con Deliveroo) e addirittura il trasporto aereo.
Soprattutto dopo il boom di vendite registrate durante il periodo di lockdown, quando la società di Seattle era uno dei pochi strumenti per ricevere a casa merci e beni di prima necessità, sono in molti a scegliere di investire su amazon, certi che la crescita delle sue azioni si consoliderà sempre di più negli anni a venire. Comprare titoli AMZN o fare trading su di essi non è difficile: l’azienda fin dal 1997 è quotata al Nasdaq, ovvero il listino tecnologico americano, e fa parte di quelle Big Tech che detengono una posizione di leader all’interno del panorama tecnologico e digitale a livello mondiale insieme ad Alphabet (cioè Google), Facebook, Apple, Microsoft e altri colossi. Secondo gli esperti del sito TradingOnline.io, le azioni Amazon sono considerate fra i titoli più stabili del mercato finanziario in quanto la società, anche dopo la pubblicazione dei dati trimestrali relativi agli utili, appare in ottima salute.
Come investire su Amazon
Per iniziare a investire su Amazon sfruttando le opportunità messe a disposizione dal trading online bisogna innanzitutto aprire un account presso uno dei numerosi broker che operano a livello internazionale. Come spiegato anche da TradingOnline.io, però, questo passo, che può sembrare scontato, è invece molto importante perché la piattaforma ha in gestione il denaro dell’utente ed è incaricata da quest’ultimo di aprire e chiudere le posizioni. Essa è, quindi, a tutti gli effetti, l’intermediario fra una persona fisica e i mercati finanziari. Per questo motivo bisogna affidarsi solo a broker sicuri, regolamentati e ben conosciuti dalla comunità dei trader. La prima condizione da rispettare è l’essere in possesso di una licenza per operare nel paese nel quale si vive. In Italia, ad esempio, è la Consob a rilasciarla, mentre a livello europeo è valida la licenza CySEC e nel Regno Unito quella della FCA.
Una volta determinato il broker più adatto per le proprie esigenze, si può iniziare a fare trading, aprendo e chiudendo posizioni sia sul breve che sul medio lungo periodo. Molti trader amano utilizzare i CFD, ovvero i contratcs for future, in quanto attraverso di essi è possibile investire anche su asset costosi (come le azioni Amazon, ad esempio) pur non disponendo di un’ingente quantità di capitale. I CFD, infatti, sono uno strumento finanziario di tipo derivato che permettono di non acquistare un asset, bensì di speculare sull’andamento del suo sottostante, guadagnando in base alla differenza di prezzo che intercorre nel momento del suo acquisto e quello della sua vendita. In genere i broker più diffusi e apprezzati danno l’opportunità di investire con i CFD non soltanto sulle azioni ma su una vasta classe di asset, comprese le criptovalute e le materie prime.
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