Guido Sancilio porta alla luce tre frame del suo intrigante progetto Tierra Madre. Guido è un fotografo che si muove con disinvoltura e grande spirito critico tra le somiglianze armoniche e le discrepanze di due elementi: i corpi femminili e la rude roccia Canaria.
L’artista diventa qui regista: le pose sono teatrali e cariche di sentimento. L’interazione tra i due elementi è carica di energia e di grande impatto emotivo.
Un ulteriore livello di profondità di analisi degli scatti riesce a far emergere una caratteristica importante della serie Tierra Madre: la scena è spoglia, non ci sono effetti speciali, grandi gesti, il numero di elementi è esiguo e soprattutto la selezione è in bianco e nero, tuttavia gli scatti sono capaci di suscitare grande meraviglia, tolgono il respiro; questo è possibile grazie alla grande ricerca e spirito critico dell’artista che valorizza la meraviglia della natura e la spettacolarità della dualità.
La dolcezza e elasticità del corpo femminile si scontra violentemente con la statica e silenziosa maestosità della roccia. Gli angoli, spigoli, e il fascino rudimentale della pietra viva accoglie i corpi Michelangioleschi delle ballerine.
Guido sceglie di valorizzare, come Michelangelo avrebbe fatto, la muscolatura del corpo nudo delle atlete: si tratta di una scelta artistica e stilistica che va sottolineata perché diventa chiave di lettura e marchio distintivo. Nonostante le dissonanze, le due unità delle opere si incastrano perfettamente, trovano il loro equilibrio nella verità della nudità.
Tierra Madre è un titolo interessante poiché sottolinea l’intuizione Romantica degli scatti. Guido con questa serie evoca il sublime Leopardiano nella relazione tra uomo e natura, in cui la natura si presenta come “matrigna” che accoglie e spaventa allo stesso tempo l’essere umano, al quale non rimane che accettare la sua condizione.
Le scarpette delle ballerine rappresentate sono la firma di Guido Sancilio, fotografo italiano di danza, moda e pubblicità. Guido ha realizzato campagne per alcune delle più importanti aziende italiane e anche per il Ministero degli Affari Esteri. Ha inoltre realizzato mostre e reportage fotografici in Europa, Africa, Asia, America Latina e Haiti, dopo il terremoto del 2010. Soltanto il constante perfezionamento delle capacità professionali nei diversi stili, il costante adattamento alle situazioni permettono al fotografo di ottenere il massimo risultato nel suo lavoro.
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