Pisa, 27 novembre 2020
Lo scorso lunedì la Giunta regionale ha approvato il provvedimento proposto dall’assessore alla sanità, Simone Bezzini, per rendere gratuito il test genomico per le pazienti residenti sul territorio affette da tumore al seno.
Anche i tumori hanno un DNA
Ogni tumore ha un’impronta genetica che lo caratterizza, cosicché le opzioni terapeutiche che possono essere messe in atto per eradicarlo possono essere selezionate non solo in base alla tipologia di paziente, ma anche in base alla tipologia di tumore. L’analisi genetica permette di determinare un approccio terapeutico personalizzato anche in base al tumore stesso, per cui una tipologia potrà rispondere meglio a una terapia, ad esempio chemioterapica, mentre un’altra risponderà peggio: l’analisi genetica del tumore permette quindi di risparmiare a pazienti selezionate trattamenti importanti che potrebbero non avere l’effetto sperato.
Inoltre, ne beneficerà anche il Sistema Sanitario regionale dal punto di vista economico, dal momento che verranno investite risorse in quelle che si rivelano essere le scelte terapeutiche più adeguate al singolo paziente.
Per l’esecuzione del test saranno individuate dal Gruppo oncologico multidisciplinare (Gom) le pazienti idonee fra quelle operate all’interno della Rete senologica della Regione e residenti in Toscana. In particolare il test sarà rivolto a pazienti con tumore della mammella in stadio precoce, con positività dei recettori per gli estrogeni e il progesterone, e negatività della proteina c-erbB2, le cui caratteristiche indicano tumori sui quali è incerto il beneficio dell’aggiunta della chemioterapia alla terapia endocrina adiuvante.
La prevenzione è importante
Questa notizia non può che essere un valore aggiunto alla Sanità Toscana che mira a offrire le cure migliori, come in questo caso che riguarda un tumore che colpisce 1 donna su 8 nell’arco della vita.
Le cure sono importanti, ma grande rilievo lo ricopre anche la prevenzione che riduce il rischio di ammalarsi attraverso un corretto stile di vita: dieta sana e attività fisica, limitazione del consumo di alcol e astensione dal fumo.
Inoltre, la mammografia biennale a partire dai 50 anni d’età, ma soprattutto l’autopalpazione, sono strumenti importantissimi che permettono di individuare precocemente processi patologici da portare all’attenzione di un medico per garantirne una diagnosi in stadi tali da essere curati con trattamenti radicali.
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