Terremoto a Ceccano arrestato il sindaco per corruzione. Altre 10 persone ai domiciliari. Appalti per 5 milioni

171

Avrebbero gestito illecitamente una serie di concessioni pubbliche e autorizzazioni e l’assegnazione di appalti pubblici per un valore accertato intorno ai 5 milioni di euro, riscuotendo l’illecita dazione di denaro attraverso un innovativo e articolato sistema di tangenti. Il denaro, riciclato attraverso un sistema di fatturazioni e bonifici verso aziende fittizie, sarebbe stato poi monetizzato e consegnato a mano ai vertici dell’associazione. Gli appalti cui gli indagati si sono mostrati interessati sono finanziati con fondi del P.N.R.R. e con fondi europei per la gestione dell’accoglienza dei migranti. Sono queste le accuse che hanno portato questa mattina ad arrestare dieci persone, tra cui il sindaco di Ceccano, Roberto Caligiore (55 anni). Sono stati disposti per tutti gli arresti domiciliari: Stefano Anniballi di 66 anni, Antonio Annunziata di 42 anni, Diego Aureli di 58 anni, Camillo Ciotoli di 61 anni, Vincenzo D’Onofrio di 44 anni, Stefano Polsinelli di 46 anni, Elena Papetti di 40 anni, Danilo Rinaldi di 43 anni e Gennaro Tramontano di 56 anni. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Per altri tre sono state adottate misure interdittive di divieto di esercizio della professione, imprese ed uffici e di concludere contratti di collaborazione con la pubblica amministrazione. L’operazione è tuttora in corso e un elicottero sta sorvolando tra Frosinone e Ceccano.

Unitamente alle 13 misure cautelari la Polizia di Stato ha eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei proventi illeciti incamerati dai membri dell’associazione, per un importo di oltre 500.000 euro. L’inchiesta, che rappresenta uno dei primi risultati delle attività investigative coordinate dalla Procura europea (EPPO) sul reato di corruzione legato a fondi PNRR, ha portato alla luce un articolato sistema corruttivo all’interno del Comune di Ceccano. Stando alle accuse, persone esterne all’amministrazione comunale hanno potuto pilotare alcuni importanti appalti, incontrando i favori e la complicità del sindaco Caligiore e di rappresentanti di quei settori comunali dove venivano gestiti i fondi destinati alla realizzazione di opere e servizi.
L’indagine ha interessato in particolare lavori di riqualificazione del centro storico (Euro 666.500), dei lavori di messa in sicurezza e riduzione del rischio sismico della scuola elementare di Borgo Berardi (Euro 440.000) e dei Lavori di restauro Castello dei Conti (Euro 1.386.000), tutti affidati con procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara, nonché l’appalto per i servizi di accoglienza integrata per richiedenti asilo e rifugiati. Per tale appalto, relativo al triennio 2021/2023, la cooperativa in questione ha ottenuto la corresponsione da parte del comune di Ceccano di oltre 1.500.000 euro. Nel solo 2022 la stessa cooperativa, sempre stando alle accuse, ha effettuato in favore di una delle società riconducibili all’associazione bonifici per un totale di circa 60.000 euro, per asseriti servizi di pulizie. Le risultanze investigative sono emerse dall’attività tecnica e dal laborioso lavoro di accertamenti finanziari e bancari condotti dalla Sezione indagini patrimoniali del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Intanto si va componendo il collegio difensivo dei numerosi indagati. I primi ingressi sono degli avvocati Giampiero Vellucci e Riccardo Masecchia, saranno presenti già da domani quando inizieranno gli interrogatori di garanzia.

( Fonte Ciociaria Oggi )

 

 


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.