Terminati i lavori di smantellamento, rimozione e smaltimento del Ca’ Moro. Piero Neri mette a disposizione un rimorchiatore per riaprire il ristorante

Luca Salvetti ha fatto un bilancio dell'operazione che ha visto impegnate aziende ed enti che hanno contribuito, in alcuni casi gratuitamente, a rimuovere l'imbarcazione.

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LIVORNO – Terminati i lavori di smantellamento, rimozione e smaltimento del Ca’ Moro, il ristorante galleggiante gestito dalla cooperativa sociale Parco del Mulino, dove lavoravano 5 ragazzi down come camerieri, affondato il 20 agosto nello specchio d’acqua antistante piazza del Pamiglione. L’operazione si è svolta in tutto rispetto dell’ambiente marino e della complessa normativa.

Nel frattempo la città si è mobilitata attivando una generosa risposta solidale e riuscendo a raccogliere la somma di € 138.778,68, comprensivi anche del ricavato di un concerto di beneficenza organizzato dal Comune durante l’estate scorsa.

Tre realtà imprenditoriali, Neri, Labromare e Stilm, hanno lavorato a titolo gratuito: la prima ha seguito la complessa parte di demolizione dell’imbarcazione tramite pontone direttamente dallo specchio acqueo portuale, assistita da Labromare che ha gestito l’antinquinamento, il trasporto ed il trattamento dei rifiuti, mentre Stilm ha coordinato la parte di sicurezza.

L’obiettivo della cooperativa sociale “Il Parco del Mulino” e desiderio delle istituzioni e di tutta la città è di far rinascere il Ca’ Moro 2.0.

In attesa della nuova apertura i ragazzi che lavoravano sul Ca’ Moro sono entrati in servizio all’Hotel Palazzo e dal 22 dicembre servono al fianco dello staff come camerieri del ristorante. Questo è potuto accadere a conclusione del primo periodo di scuola di formazione nata dalla collaborazione tra il Parco del Mulino e Uappala Hotels per portare avanti il progetto-lavoro nato sul Ca’ Moro.

A prendere la parola anche Daniele Tornar, direttore del Ca’ Moro, che ha riferito quanto siano stati contrastanti i sentimenti nei mesi successivi all’affondamento: dolore, ma anche gioia per “l’abbraccio corale della città che ha donato tanto amore. Sul Ca’ Moro i ragazzi avevano trovato un luogo perfetto dove esprimersi, e proprio per questo ripartiremo con un progetto per proseguire il cammino intrapreso”.

Il Cavaliere Piero Neri, presidente e amministratore delegato del gruppo omonimo e dal 2020 presidente della Confidustria di Livorno Massa Carrara, ha sottolineato l’apprezzamento nei confronti dell’Amministrazione Comunale e di tutte le società che hanno contribuito a risolvere la vicenda dell’affondamento del Ca’ Moro, dopodichè ha annunciato che è pronto “a donare un rimorchiatore in disarmo, ma efficiente, alla cooperativa Il Mulino, senza voler intralciare l’attività della cooperativa e conscio che allestire di nuovo una imbarcazione per trasformarla in ristorante è una strada impegnativa”. La foto del rimorchiatore è stata data a Daniele Tornar, che dopo aver ringraziato Piero Neri ha rivelato che l’alternativa all’imbarcazione sarebbe l’apertura di un locale in via Borra. Ma niente di definitivo al momento è stato deciso”.


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