ROMA – Tav, bocciata la mozione del M5S: passano quella di Pd, Lista Bonino e Fi. Salvini nel pomeriggio tra Anzio e Sabaudia può far saltare il Governo?L’Aula di Palazzo Madama ha bocciato la mozione M5S contro la Torino-Lione. Approvate le mozioni pro Tav del Pd con 180 sì, quella di Enna Bonino pro Tav con 181 si quella di FI pro Tav con 182 sì.
Ma ecco cosa è successo in Senato, in attesa che questa sera, dopo aver annullato l’appuntamento ad Anzio, da Sabaudia Salvini dica qualcosa in più sul futuro del Governo.
Nell’Aula di Palazzo Madama la discussione sulle sei mozioni sulla Torino-Lione. L’ordine dei lavori prevede che si proceda alle illustrazioni di ciascuna mozione, per poi proseguire con le dichiarazioni di voto e infine con le votazioni che dovrebbero arrivare intorno all’ora di pranzo. Al Senato presente il vicepremier Matteo Salvini che ha cancellato l’iniziativa politica a Sabaudia (Latina) prevista in mattinata, prima tappa del suo tour agostano nel centrosud. Al momento sarebbero confermati invece i comizi ad Anzio (Roma) nel pomeriggio e ancora a Sabaudia in serata.
Il governo è diviso in Aula: nel momento in cui la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, dà la parola al governo per esprimere i pareri sulle mozioni sull’Alta velocità Torino-Lione, prima di passare alle dichiarazioni di voto, per primo interviene Massimo Garavaglia, leghista e viceministro al Mef, che dà parere favorevole alle mozioni che dicono sì alla Tav, mentre il sottosegretario Vincenzo Santangelo (M5S) si rimette all’Aula. “La mia – precisa Garavaglia – è una replica in cui ho dato il parere del governo dalla parte nostra”.
“Abbiamo portato il Tav in Parlamento e sono venuti allo scoperto! Ma la cosa più ridicola è che la Lega li sostiene dopo che il Pd ha presentato una mozione di sfiducia su Salvini. L’inciucio è servito! Aprite gli occhi!”, aveva scritto su Facebook in mattinata il Movimento 5 stelle, commentando l’annuncio del capogruppo leghista Massimiliano Romeo del sì a favore di tutte le mozioni pro-Tav inclusa quella del Pd.
“Gli insulti di Renzi, della Boschi e del PD mi divertono, gli attacchi quotidiani dei 5Stelle mi dispiacciono. Come si fa a lavorare così?”, aveva detto su Twitter Matteo Salvini commentando un’intervista in cui Danilo Toninelli lo definisce “un nano sulle spalle di giganti che lavorano”.
“La posizione della Lega è nota sulla Tav da tempo, invitiamo a votare a favore di tutte le mozioni che dicono sì alla Tav, e contro chi blocca il Paese”, così intervenendo in Aula al Senato il viceministro all’Economia Massimo Garavaglia cui è stata data la parola a nome del governo ma che poi ha espresso la posizione del suo partito.
“Il governo si rimette alla decisione dell’Aula”, ha detto il senatore e sottosegretario alla presidenza del Consiglio ai rapporti col Parlamento, Vincenzo Santangelo (M5s).
“Il M5S sta deflagrando e sta andando in mille pezzi – scrive in una nota la vicesegretaria del Pd Paola De Micheli -. Oggi voteranno in Senato contro il loro governo e contro il loro premier. Di Battista lo dice chiaramente: la mozione contro la Tav presentata da Di Maio e dal M5S è stata presentata per aprire la crisi di governo. Sono ridicoli e in confusione mentale. In tutto questo il premier Conte si rifugia in un silenzio assordante che ci auguriamo finisca un minuto dopo il voto al Senato presentandosi al Quirinale”.
“La mozione M5s impegna il parlamento e non il governo, ma la questione politica resta. Se fate parte del governo dovete essere a favore della Tav”, ha spiegato in Aula il senatore leghista Massimiliano Romeo. “Potremmo condividere la questione identitaria ma se fate parte del governo e il presidente del Consiglio ha detto sì dovete essere a favore della Tav, non ci sono alternative”. “Su un tema così importante avere due partiti di maggioranza, uno che vota in un modo e l’altro in un altro, pone sul tavolo una questione politica chiara e evidente: chi vota no alla Tav si prenderà la responsabilità politica delle scelte che seguiranno nei prossimi giorni e mesi”.
“Ci sono troppi ostacoli che impediscono a questo governo di crescere. Noi vogliamo andare avanti, non indietro”, ha detto il senatore dem Massimiliano Romeo Laus.
“La cosa surreale è dimenticarsi che questa è una repubblica parlamentare e non un premierato”, ha detto il senatore Stefano Patuanelli del M5s durante le dichiarazioni di voto sulla Tav.
Si ringrazia per la splendida vignetta il dottor Enzo De Amicis
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