LATINA – Compie quest’oggi 100 anni Jannette Rossi, la “nonnina” di Latina a cui i gli agenti di Polizia Locale consegneranno una targa a nome del commissario prefettizio del Comune capoluogo.
Jannette Rossi nasce in Francia a Conflans en Jarnisy il 4 Marzo 1923 da genitori toscani, trasferiti oltralpe per lavoro. Suo padre, Rossi Irino, non trovando infatti lavoro poiché non tesserato al fascio, decise di trasferirsi con la moglie da Villafranca in Lunigiana, in provincia di Massa Carrara, proprio in Francia, nella zona delle miniere di carbone. I genitori decisero poi di tornare al proprio paese in Italia quando lei aveva 3 anni.
Nel 1930 nasce la prima sorella Velde e nel 1940 la seconda sorella Silva. Entrambi i genitori lavoravano e sarà lei che accudirà le due sorelline, imparando anche a ricamare e cucire dalle suore. Nel 1943 incontra l’amore della sua vita, Tomaso Delfino, che lei chiama Pino, allora militare nella marina.
Pino le scrive una poesia – che tutt’ora lei recita a memoria – e con lui si sposerà il 25 Aprile del 1946 (un anno esatto dopo la liberazione).
Vanno a vivere il Liguria, in una frazione di Varazze, a Castagnabuona, in casa con i genitori di lui (contadini).
Per diversi anni, durante le stagioni estive, lavora presso affittacamere. Il 24 Maggio del 1947 nasce Caterina e il 6 Ottobre 1954 Marco. Nel 1956 si spostano a Varazze, dove gli assegnano una casa popolare in rione Biagini. Suo marito ha lavorato sin da subito con Aldo Dapelo prima a Varazze – dove producevano gomma per le camere d’aria delle biciclette – e successivamente a Genova, – nella Fulgor (cavi elettrici), un impiego grazie al quale trasferirà tutta la famiglia a Latina nel 1964, dove da poco era nata la Fulgorcavi (e dove la sua mansione era capo reparto del settore gomma).
Dopo il pensionamento, essendo entrambi i figli sposati, tornano a Varazze nel 1983. Rimasta vedova nel 2009, rimane sola a Varazze (con i due figli uno Latina e l’altra a Milano) fino al 2018, dove tornerà nel capoluogo pontino per stare vicina al figlio.
Tra le passioni di Janette Rossi lavorare a maglia la lana (ancora lo fa), guardare i suoi programmi TV preferiti (come I Soliti Ignoti, L’eredità, ma anche vecchi film d’amore) e mangiare i suoi piatti del cuore, tra i quali frittelle di mele, pesto e ravioli. Inoltre,
in casa non deve mai mancare Tavernello rosso, ciambelline al vino, Paneciok, caramelle e cioccolato, maionese e ketchup.
Nonostante l’età, la “nonnina di Latina” riesce in imprese che tanti altri anziani forse possono soltanto sognare, vale a dire piegarsi e toccare con la punta delle dita il pavimento, lavorare la lana a ferri e produrre sciarpe, presine, cappelli, coperte. La signora Rossi ascolta i programmi TV in cuffia per problemi di udito e a pranzo e cena non può mancare mezzo bicchiere di Tavernello rosso, dove a fine pasto inzuppare qualche biscotto. Almeno una volta a settimana si prepara lei stessa le frittelle con le mele, di cui va ghiotta. Infine, ama recitare la poesia che suo marito le ha dedicato quando erano fidanzati.
Il filo conduttore della festa che si terrà quest’oggi (anche negli addobbi ecc. ecc.) sarà la lana, perchè da sempre la sua passione.
Tanti auguri da parte di tutta la nostra redazione a Jannette Rossi, la “nonnina” di Latina!
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