Livorno, 15 novembre 2024 – Difficoltà crescenti per chi vive sull’Isola d’Elba, con problemi legati al trasporto marittimo, soprattutto per chi deve recarsi sulla terraferma per motivi di lavoro, salute o giustizia. I cittadini elbani si sono radunati oggi, venerdì 15 novembre, sui moli del porto di Portoferraio per manifestare contro il ridotto numero di corse dei traghetti, una situazione che sta creando disagi a una parte significativa della popolazione, in particolare pendolari, studenti, professionisti e persone con necessità di cure mediche.
Il tema del taglio delle corse, che ha animato il dibattito nelle ultime settimane, riguarda non solo la vita quotidiana degli isolani ma anche la continuità territoriale dell’isola. Se d’estate l’Elba può ospitare fino a 300.000 persone, d’inverno la sua popolazione si riduce a circa 30.000, ma il bisogno di collegamenti efficienti resta. “Questi tagli complicano la vita di molti, specialmente di chi, come insegnanti e infermieri, dipende dai traghetti per lavorare”, affermano i manifestanti.
A Piombino, dove si sono registrate proteste simili, il malcontento è concentrato soprattutto sui pendolari, che stanno affrontando difficoltà sempre più gravi per raggiungere l’isola. In risposta a queste problematiche, la Regione Toscana ha annunciato una proroga della convenzione con il gestore del servizio marittimo, in attesa del nuovo bando di gara. Tuttavia, il futuro dei collegamenti resta incerto. Nel 2025, infatti, è previsto il ritiro della nave Rio Marina Bella di Toremar, mentre la nave per Capraia cambierà.
Sulle difficoltà del trasporto marittimo, si è recentemente espressa anche la politica: l’onorevole Marco Grimaldi, del Gruppo Alleanza Verdi Sinistra, ha presentato un’interrogazione al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, chiedendo che il servizio di trasporto marittimo torni sotto controllo pubblico e garantisca collegamenti regolari dalle 5 alle 24 per tutti i cittadini elbani.
I timori per il futuro restano, ma la mobilitazione della comunità elbana sembra destinata a proseguire finché non arriveranno risposte concrete.
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