Svolta nell’inchiesta sui chioschi bruciati al lido di Latina : 8 arresti per estorsione con metodo mafioso e traffico di droga

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LATINA – Turbata libertà degli incanti ed estorsione aggravati dal metodo mafioso, detenzione e spaccio di stupefacenti eper trasferimento fraudolento di valori. So i reati di cui sono accusate a vario titolo 8 persone per cui La Polizia di Latina sta eseguendo otto misure cautelari. Le indagini della Squadra Mobile, coordinata dalla D.D.A. della Procura della Repubblica di Roma hanno permesso di arrivare ai responsabili di una serie di atti intimidatori realizzati tra il 2016 ed il 2020, anche tramite i social network, che hanno inciso negativamente sull’aggiudicazione del chiosco n. 1 del lungomare di Latina e sulla libera attività esercitata dai gestori degli altri esercizi pubblici di ristorazione nella stessa zona.

Non è tutto: gli agenti hanno raccolto gravi indizi in merito all’attività di spaccio di stupefacenti gestita da uno degli indagati, consentendo di ricostruire l’utilizzo di metodi intimidatori impiegati per la riscossione dei crediti insoluti. Acquisiti inoltre gravi indizi su alcuni episodi di spaccio di stupefacenti e di recupero con metodi violenti dei relativi crediti da parte di altri tre degli indagati, e in merito alla intestazione fittizia in capo ad un altro indagato di una società gestita di fatto da un altro soggetto.

Le misure in corso di esecuzione vanno dalla custodia in carcere per i due arrestati per lo spaccio di stupefacenti, domiciliari per tre indagati per i reati di turbata libertà degli incanti ed estorsione aggravata dal metodo mafioso e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altri tre indagati.


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