Sull’attentato di ieri al Cubone interviene Guarducci: “Cosa c’entrano le opposizioni?”

Le dichiarazioni del capolista dei partiti di centrodestra

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LIVORNO – Il giorno dopo l’incidente o il
possibile attentato al cantiere dei lavori in via San Marino per la nuova palestra denominata dai detrattori “Cubone”, Alessandro Guarducci, capo lista della destra in Consiglio Comunale, protesta contro le dichiarazioni del sindaco nella conferenza stampa di ieri mattina, secondo le quali si sentirebbe accusato insieme agli altri rappresentanti dell’opposizione e ai movimenti contrari al progetto, della “responsabilità morale” di quanto accaduto. Così Guarducci giustifica il “silenzio delle opposizioni”, denunciato dal sindaco ieri a Palazzo Comunale: “Salvetti conferma di governare solo per chi è d’accordo con lui, negando un processo civile e democratico per la nostra città – attacca Alessandro Guarducci – Se gli accertamenti in corso dei Vigili del Fuoco e le indagini delle forze dell’ordine chiariranno che si tratta di un incendio doloso o di un attentato, è evidente che mi schiererò fermamente contro un atto violento e preoccupante contro la nostra città – continua – una doverosa condanna valida per qualsiasi forma di violenza. Detto questo non capisco perché Salvetti abbia nominato i rappresentanti delle opposizioni e le persone che hanno espresso giudizi negativi sul progetto che hanno manifestato in maniera civile e con atti democratici le loro posizioni, facendo ricadere su di noi la responsabilità morale. Cosa c’entra il potere politico con un atto criminoso? Come se la responsabilità morale azzerasse ogni verità, mentre finché tutto funziona come dicono loro allora va tutto bene. Non ho la più pallida idea di chi possa avere fatto questo gesto che potrebbe essere un attentato, né posso intuirne le finalità, per capire qualcosa dobbiamo conoscere altri elementi, non c’è altra strada. Sul progetto io tempo fa feci una semplice domanda al sindaco che ancora non ha ricevuto una risposta: giusto costruire una palestra, ma perché in quest’area e non in un’altra già cementificata? Non ho capito perché siamo stati chiamati in causa, è una cosa che mi ha fatto arrabbiare molto, avevo deciso di intervenire subito, ma quando ho sentito quello che ha detto Salvetti in conferenza stampa ieri ci ho ripensato”. Sullo stesso tono delle dichiarazioni di Guarducci il post del Movimento Cinque Stelle pubblicato sulla pagina ufficiale di Facebook, a cui anche Valentina Barale ha messo un like. Adesso si attende lo sviluppo delle indagini per individuare l’autore del possibile attentato. Attentato o meno, chi ha da perderci è chi protesta in maniera civile, sono già apparse opinioni che puntano il dito sui detrattori dei movimenti ed in particolare del Comitato “No Cubone”, del quale riportiamo le dichiarazioni: “Non basta perdere un’area verde e i rischi ideologici, adesso c’è anche questo attentato, cosa volete da noi? Forse volete screditare il Comitato e le proteste in generale”.


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