LATINA – Far emergere il lavoro irregolare in un settore dove i contratti – se ci sono – durano pochi mesi, con orari e paghe che diventano una vera zona grigia dove succede di tutto. È l’obiettivo del questionario sul web predisposto dalla Uiltucs di Latina, che in totale anonimato chiede ai lavoratori del settore turistico e ricettivo del pontino di far emergere la realtà e le loro condizioni di impiego. Per partecipare basta inquadrare col cellulare il QrCode che si trova sui molti volantini distribuiti dal sindacato sul territorio o un link sul web.

Le domande sono semplici ma accendono una luce su un settore dove uscire dalle regole è fin troppo frequente: si chiede a chi lavora in pub, stabilimenti, ristoranti, alberghi e campeggi anzitutto se abbia un contratto, poi se è un part time si chiede se sia rispettato o si lavori a tempo pieno, se si vengano retribuiti come previsto dal contratto e altri interrogativi che aiutano il sindacato a migliorare le condizioni d’impiego e cancellare il lavoro fantasma, che condanna molti giovani ad essere invisibili causa sfruttamento.

Il salario annuo lordo di chi agisce nel settore è infatti di appena 8300 euro lorde, a causa di lavoro discontinuo e irregolare, con intollerabili differenze di paga tra uomini e donne in molte delle 4912 aziende turistiche della provincia.

La Uiltucs vuole vederci chiaro in un settore economico fondamentale per la provincia di Latina, sulle coste ma anche nell’interno: un comparto in salute, senza vere crisi, ma che vede comunque molte vertenze aperte, a conferma di irregolarità frequenti. Usando il questionario per avere dati freschi e credibili, il sindacato vuole aprire un confronto per interrompere lo sfruttamento sul litorale e non solo.

Così in una nota Gianfranco Cartisano, Segretario Uiltucs Latina.


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