Stellantis : Colloquio Urso con il Presidente Rocca, in vista del tavolo del 17 dicembre

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Foto di Giuseppe Miele
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L’incontro tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, insieme alla vicepresidente della Giunta regionale del Lazio, Roberta Angelilli, si inserisce in un contesto cruciale per il settore automotive italiano. Questi colloqui preparatori anticipano il Tavolo Stellantis, fissato per il 17 dicembre, in cui si discuteranno le strategie e le prospettive per lo sviluppo dell’industria automobilistica nel paese.

In particolare, il dialogo ha affrontato le seguenti tematiche:

Le sfide dell’automotive italiano, in un momento di transizione energetica e tecnologica, con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese italiane.
Il futuro del plant produttivo di Cassino, uno stabilimento strategico per Stellantis, che richiede piani di rilancio e innovazione per preservare l’occupazione e il tessuto industriale locale.
Gestione delle crisi aziendali di particolare rilevanza per il territorio laziale, con un focus sulla protezione dei posti di lavoro e sullo sviluppo economico della regione.
L’attenzione congiunta del governo e delle istituzioni regionali è volta a garantire il rilancio industriale e l’innovazione nel settore automotive, preservando al contempo la produzione e la competitività degli stabilimenti italiani.

Urso e Rocca, nel corso dell’incontro, hanno sottolineato l’importanza di ricevere indicazioni chiare da Stellantis riguardo al futuro del sito produttivo di Piedimonte San Germano. In particolare, l’attenzione è focalizzata sull’introduzione di nuovi modelli di veicoli per rilanciare l’impianto e garantire continuità produttiva.

Inoltre, il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha dichiarato che questo incontro con Rocca si colloca in una serie di consultazioni con altri rappresentanti istituzionali di diverse regioni italiane, tra cui:

Abruzzo – Marco Marsilio
Piemonte – Alberto Cirio
Umbria – Stefania Proietti
Emilia-Romagna – Michele de Pascale
Molise – Francesco Roberti
Questi colloqui evidenziano uno sforzo coordinato per affrontare le problematiche industriali e produttive su scala nazionale, coinvolgendo diversi territori interessati da questioni simili di rilancio economico e occupazionale.

La situazione evidenziata dalle recenti dichiarazioni e discussioni televisive riflette le crescenti tensioni tra il governo italiano e Stellantis, il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e PSA Group. Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’urgenza di riportare l’Italia al centro delle strategie industriali del colosso, in particolare per garantire la salvaguardia dell’occupazione e della produzione sul suolo italiano.

La critica del ministro si lega anche a una revisione del Green Deal europeo. Urso ritiene che una transizione ecologica troppo rapida e ambiziosa possa compromettere la competitività dell’industria automobilistica europea, auspicando un approccio più realistico e pragmatico per evitare ripercussioni economiche e sociali.

Durante la trasmissione Omnibus su La7, il confronto tra Giuseppe Manca, capo delle risorse umane di Stellantis, e Carlo Calenda, leader di Azione, ha acceso il dibattito. Calenda ha accusato Stellantis di aver commesso errori di gestione e ha sollecitato maggiore chiarezza e responsabilità nei confronti dei lavoratori italiani e delle loro prospettive occupazionali.

L’intervento di Luciana Littizzetto a Che tempo che fa, con una lettera ironica rivolta all’ex amministratore delegato Carlos Tavares, ha ulteriormente amplificato le critiche, utilizzando il sarcasmo per sottolineare il malcontento diffuso tra i cittadini e i lavoratori italiani per le decisioni strategiche del gruppo.

Queste tensioni riflettono una più ampia problematica: la necessità di bilanciare la transizione ecologica con la protezione del tessuto industriale e occupazionale nazionale. La risposta di Stellantis a queste richieste sarà cruciale per delineare il futuro del settore automobilistico italiano.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente sollecitato Stellantis a presentare un nuovo Piano Italia, con un cronoprogramma chiaro e dettagliato sugli investimenti in ciascuno degli stabilimenti italiani. Questa richiesta è volta a garantire:

La tutela dell’occupazione nelle fabbriche italiane.
Un maggiore coinvolgimento delle aziende della componentistica nazionale nella filiera produttiva.
Urso ha espresso preoccupazione per la competitività degli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Melfi, sottolineando che per mantenerla sarà fondamentale contrastare le normative europee ambientali, definite come “folli regole green”. Il dibattito solleva tensioni tra la politica industriale del governo italiano e le esigenze di transizione ecologica promosse dall’Unione Europea.

Contesto e Punti Chiave
Competitività Industriale: La richiesta di Urso riflette la volontà di sostenere il settore automobilistico italiano, preservando posti di lavoro e incentivando la produzione locale.
Transizione Ecologica: L’opposizione del governo italiano ad alcune norme ambientali europee indica una linea politica tesa a bilanciare l’innovazione green con la protezione dell’industria nazionale tradizionale.
Richiesta di Trasparenza: Il governo chiede a Stellantis maggiore chiarezza sugli investimenti futuri e sulle strategie industriali per assicurare la stabilità del settore.
La posizione di Stellantis e la risposta alle richieste governative saranno cruciali per determinare le sorti della produzione automobilistica italiana e per delineare il futuro delle relazioni tra l’azienda e il governo.

Alessandra Trotta

(Giornalista e scrittrice)


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