Spiragli positivi per i lavoratori del Tpl grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale

LATINA – Continua a destare preoccupazione tra le maestranze la fase di transizione dal vecchio gestore del trasporto pubblico locale a Latina, il gruppo Atral che non ha potuto partecipare al nuovo bando per il servizio per i prossimi sei anni, e il nuovo soggetto che si aggiudicherà la gara giunta ormai alle battute finali.

I lavoratori lamentano una possibile applicazione discrezionale della clausola sociale, così come sembrerebbe possa essere possibile visto l’articolo del bando.
Una preoccupazione che questa mattina ha fatto propria anche il consigliere comunale indipendente Massimiliano Carnevale in commissione Trasporti, quando ha sottolineato che il bando prevede l’applicazione della clausola sociale salvo che il nuovo gestore non dimostri che ciò non sia compatibile con la gestione del servizio.
Un bel rebus, ache se una prima parziale schiarita sembrerebbe essere arrivata da alcune riunioni informali tra sindacati e amministrazione comunale, dove al momento sarebbe emerso un primo impegno per almeno 65 unità a fronte degli oltre 80 in servizio attualmente.

I lavoratori dal canto loro apprezzano questa apertura, ma chiedono che in caso di nuovo gestore del Tpl sia garantito il posto di lavoro a tutte le unità attualmente in servizio presso Atral.

A tal proposito proprio un precedente che riguarda Atral non fa dormire sonni tranquilli ai lavoratori del Tpl, ieri il giudice del lavoro Simona Marotta ha infatti dato ragione ad Atral che aveva licenziato un lavoratore a seguito della riduzione dell’appalto sulla sosta a pagamento.
L’Azienda ha infatti provato sia la reale esistenza della riduzione dell’importo dell’appalto affidatole dal Comune di Latina, sia la conseguente necessità di riorganizzazione economica delle risorse umane e l’impossibilità di ricollocare utilmente il dipendente in posizioni equivalenti o anche inferiori