Il 78% degli italiani ritiene che il futuro energetico sia nelle rinnovabili e il 90% teme i cambiamenti climatici.
E’ quanto emerge dalla diciottesima edizione del rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy”, realizzato a novembre 2020 dall’Osservatorio sul solare della Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi su un campione di mille individui.
I dati del rapporto confermano il crescente favore degli italiani (+ 6%) verso le energie rinnovabili.
L’85% degli intervistati ritiene, infatti, che il Paese dovrebbe puntare sul solare e il 63% sull’eolico. Solo il 5% del campione è favorevole all’energia nucleare e il 4% rimane ancorato alle energie fossili.
In questa edizione il rapporto include il focus “Rinnovabili sostenibili, efficienza energetica ed ecobonus. Cambiamenti climatici e pandemie”. Il 63% degli italiani ha sentito parlare del Super Ecobonus 110% e si dichiara interessato. Il 68% lo giudica una iniziativa positiva che potrebbe migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile.
Interessante la sezione che riguarda la relazione tra Covid 19 e inquinamento atmosferico.
Per il 68% degli italiani l’aria inquinata incrementa la diffusione del virus e danneggia l’apparato respiratorio, aumentando la letalità delle polmoniti causate dal coronavirus. Il 58% degli intervistati giudica valida l’ipotesi che l’origine della pandemia sia da attribuire alla sovrappopolazione e alla scarsa igiene. Il 43% ritiene che il virus provenga da habitat e animali selvatici danneggiati da attività invasive.
A proposito di pannelli fotovoltaici, la maggioranza degli intervistati si dimostra pronta a installarli. A patto, però, di facilitare l’autoconsumo ed eliminare ostacoli burocratici. Il 70%, comunque, lo ritiene tecnicamente complesso (+20% rispetto alla precedente rilevazione) caro e difficile da gestire (+26%).
In merito alla tipologia degli impianti, gli italiani sono favorevoli sia a piccoli che a grandi impianti. Piccoli impianti per famiglie (69%) e grandi impianti per quartieri, industrie e città (65%). Per evitare l’impatto ambientale, gli italiani ritengono che zone idonee all’istallazione siano le coperture di grandi edifici come centri commerciali e stazioni ferroviarie (85%). Il 60% del campione ritiene che a terra dovrebbero essere dislocati solo in aree non agricole prive di qualsiasi valore naturalistico.
Infine, a proposito di transizione energetica, solo il 30% degli intervistati è a conoscenza che l’Ue punta sull’idrogeno verde. L’86% ritiene comunque importante per l’Italia indirizzarsi verso questa fonte di energia incentivandone la ricerca.
“Negli ultimi anni la sensibilità nei confronti dell’energia verde appare in aumento, complice anche una riduzione dei costi di produzione da energie rinnovabili.
Ognuno di noi può dare il suo contributo puntando all’efficienza energetica, riducendo gli sprechi, diminuendo i consumi (e di conseguenza i costi delle proprie bollette) e scegliendo offerte green.
Si è reso noto che coloro che stanno traslocando o si stanno trasferendo e sono “costretti” ad effettuare la voltura delle utenze, scelgano fornitori a favore della sostenibilità ambientale.”
Elena Venditti
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