All’improvviso il giorno mercoledì 3 Luglio, ci siamo ritrovati senza la possibilità di mandare e ricevere immagini, né di aggiungere o vedere storie sul social instagram. Inizialmente ognuno di noi avrà pensato fosse una cosa momentanea, eppure è durata molte ore. Siamo stati praticamente una giornata intera senza poter fare delle azioni che oramai sono diventate per noi quasi necessarie come mangiare o bere. Mi sono ritrovata anche io a cliccare più e più volte su quel simbolo del “prova ancora”, senza alcun risultato. Allora in quel momento ho pensato: ma come hanno fatto i nostri genitori? Noi siamo abituati ad avere tutto facile, ci basta fare un clic per sapere che cosa è successo nella giornata, e un clic per sapere cosa accade nella vita degli altri. Abbiamo passato una giornata dovendocelo chiedere e restando con questa incolmabile curiosità. E sì, ammettiamolo, all’inizio specialmente, non poter vedere che cosa facevano gli altri un po’ ci ha innervosito… ma dopo un po’ è stato davvero bello. Finalmente niente più notizie dalle persone esterne, se non quelle di cui davvero ci importa. Che anche con un black out di giorni, continueremmo a sentire. Mi sono resa conto che in effetti andare a farsi gli affari degli altri, a volte, diventa un vero e proprio lavoro. Arrivi, nonostante di base non te ne importi nulla, a guardare insistentemente il mondo esterno, a giudicarlo e a paragonarlo a ciò che stai facendo te. Eppure oggi è tornato, quel desiderio. Instagram ha ricominciato a funzionare e io a guardare.
Alcuni dei miei amici, giustamente anche, sono “anti-social” e continuano imperterriti a non immergersi più di tanto in questa società iper dimostrativa: nel senso che sostanzialmente la voglia di dimostrare è elevata rispetto a quando, per farlo, bisognava farsi vedere in giro, parlare davvero con chiunque raccontando anche storie inventate, o mandare un fax per raccontare la giornata passata. Faticavano di più, ma forse anche con più soddisfazioni. Ovviamente non tutti usano il social come strumento per mostrarsi ma alcuni anche solo per mostrare. D’altra parte è bello anche condividere, ma senza esagerare. Caro Mark Zuckemberg, non so cosa ti sia successo ieri, ma grazie.
Giulia Lorusso Caputi
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