Nella mattinata odierna i Finanzieri del Comando Provinciale di Latina hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo del valore di circa 900 mila euro, nei confronti di una società apriliana, operante nel “recupero per il riciclaggio dei rifiuti solidi e biomasse”, e dei legali rappresentanti avvicendatisi nel tempo. Le indagini condotte dai Finanzieri della Tenenza di Aprilia, coordinate dal Dott. Giuseppe Miliano, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Latina, hanno permesso di ipotizzare, a carico degli indagati, un ingente ed illecito risparmio d’imposta che sarebbe stato conseguito attraverso l’utilizzo di un contratto di appalto di servizi creato ad hoc, stipulato con una cooperativa pontina priva dei necessari requisiti per operare, su cui veniva traslato non solo il rischio d’impresa correlato alla gestione dei lavoratori ma anche parte del proprio carico fiscale.
In particolare, le attività investigative hanno consentito di ipotizzare un indebito vantaggio economico e fiscale da parte della società grazie all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per un ammontare complessivo di quasi 5 milioni di euro, procurando un’evasione d’imposta pari a circa 900 mila euro con conseguente concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori economici rispettosi delle regole. Al termine dell’attività investigativa, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria 5 persone, nella qualità di rappresentanti legali pro tempore della società e della cooperativa, per i reati di “emissione di fatture false” e di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” previsti dagli artt. 2 e 8 del D.lgs. 74/2000. Le risultanze investigative, partecipate al GIP del Tribunale di Latina, dott.ssa Giorgia Castriota, hanno condotto all’emissione di un decreto di sequestro finalizzato alla confisca diretta e per equivalente, per un valore pari a circa 900 mila euro, nei confronti dei soggetti indagati.
Contestualmente alle operazioni di sequestro, che hanno riguardato conti correnti bancari, disponibilità finanziarie e commerciali, beni immobili e mobili (tra cui un’imbarcazione), nonché cospicue somme di denaro contante, sono state eseguite anche una serie di perquisizioni locali disposte dalla Procura della Repubblica di Latina e finalizzate ad individuare ulteriori beni di valore nella disponibilità degli indagati. I risultati raggiunti, tesi a contrastare anche sotto l’aspetto finanziario la formazione di capitali illeciti, testimoniano il costante impegno e la particolare attenzione che l’Autorità Giudiziaria pontina e la Guardia di Finanza di Latina riservano alla tutela dell’economia legale e delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.
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