Foto da "Siena News"

LATINA – La Guardia di Finanza di Padova ha sequestrato beni per quasi 600 mila euro ad una società impegnata nel commercio di materiale elettrico e i cui affari si estendevano anche in provincia di Latina e a Pomezia. Le indagini hanno rilevato un complesso sistema evasivo, fondato sull’omesso versamento dell’Iva di una ramificata compagine criminale che utilizzava sei società, tutte operanti nella nicchia di mercato elettronico. Consultazione delle banche dati, accurate indagini finanziarie, diverse perquisizioni eseguite a Padova, Latina e Pomezia, nonché l’esame del materiale informatico sottoposto a sequestro, hanno fornito all’Autorità giudiziaria “un solido quadro probatorio in ordine all’esistenza di un vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti, emesse e ricevute dalla società patavina, poi trasferitasi a Treviso, amministrata da un soggetto con precedenti di polizia per reati tributari, che risultava avere un unico fornitore estero di origine slovacca e un unico cliente italiano con sede a Latina”. Grazie alla maxi evasione, i prodotti venivano venduti a prezzi fuori mercato. Denunciati sei amministratori di altrettanti soggetti economici, per i reati di associazione per delinquere, emissione e utilizzo in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti per un imponibile di poco superiore a 4,2 milioni di euro.


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