Sono d’accordo con Scalfari , Salvini è un “dittatore”, alla stregua di ogni capopopolo-populista, inequivocabilmente, demagogo e arrogante, come tale “ci condurrà alla dittatura”, un individuo non solo pericoloso ma anche in mala fede. La “Sua lotta”,infatti, è finalizzata a addormentare la coscienza popolare,manipolare la testa degli imbecilli e ignoranti che lo seguono, anche di quelle persone che pur se intelligenti lo seguono e ancora hanno il coraggio di sostenerlo,lui e tutta la banda dei contrabbandieri suoi alleati e non; da esse mi dissocio ritenendole complici del disastro in atto e in quello a venire. Loro ( i Salvini) sono spudorati e insensati al punto di negare l’evidenza “matematica” dei fatti, di insistere nelle loro panzane e nell’ oltraggioso millantato credito. Quale altra supposizione o motivazione “salvifica” circa un barlume di verità ? Come ho avuto modo di scrivere, di fronte a “giganti della montagna” di siffatta natura, tutti muscoli e niente cervello, denigratori della cultura (sic in Pirandello), a noi poveri spettatori di un’orrenda commedia altro non resta che profferire smarriti e basiti “Io ho paura” (finale della commedia di Pirandello).Mai come in questo caso il teatro è mera finzione senza implicare minimamente la realtà (come avviene in teatro). Sia pure a un diverso livello, vogliamo parlare di una altro “gigante” sia pure al contrario cioè alfabetizzato,addirittura scrittore? Renzi, oggi, è a Latina per presentare (Scientifico Grassi) il suo nuovo libro! Gesummaria, un’altra “strada”?! Fosse la volta che imboccasse quella giusta ossia del ritorno a casa, l’unica per lui percorribile. Sempre oggi, con lui, la Meloni (all’Oratorio-Moderno), rispetto a lui una…”Vergine cuccia”(Parini)?! Accidenti a me e alle citazioni!
” Italia mia,benché ‘l parlar sia indarno / a le piaghe mortali/ che nel bel corpo tuo sì spesse veggio,/ piacemi almen che ‘miei sospir’ sian quali/[…] Rettor del cielo io chieggio /che la pietà che ti condusse in terra/ ti volga al tuo diletto paese […] Or dentro ad una gabbia / fiere selvagge e mansuete gregge/s’annidan sì,che sempre il miglior geme;/ ed è questo del seme,/per più dolor,del popol senza legge,/al qual, come si legge,/Mario aperse sì ‘l fianco […] Proverai tua ventura /fra magnanimi pochi a chi ‘l ben piace;/ di’ lor; “Chi m’assicura? ‘I vo gridando:Pace,pace,pace”.(F.Petrarca). La dedico a Mattarella e a tutti gli italiani di buon senso, democratici né razzisti né negazionisti (olocausto), unicamente a costoro poiché Quelli (Loro),come il vento, non sanno leggere né pensare e scrivere. (gmaul)


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