CIVITAVECCHIA – Erano andati a convivere da poco, ma l’incubo della donna era iniziato fin da subito: violenze sessuali molteplici, maltrattamenti, addirittura botte sul volto e sui fianchi; e ancora, la vittima era stata legata al letto, ferita con un coltello da cucina, accecata con uno spray al peperoncino e segregata per 3 giorni.
Solo lo scorso sabato la donna, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, è riuscita a divincolarsi e a fuggire dall’appartamento, chiedendo aiuto in un negozio vicino. Il titolare dell’attività, vedendola così ridotta e con i vestiti a brandelli, ha immediatamente avvertito le forze dell’ordine.
All’arrivo dei Carabinieri la vittima è stata fatta salire su un’ambulanza e condotta al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia.
L’uomo, un 39enne di Civitavecchia, dovrà rispondere di sequestro di persona, lesioni personali continuate e pluriaggravate e violenza sessuale. Quest’ultimo, una volta tornato, non trovando la ragazza ha utilizzato il cellulare di lei – precedentemente sequestrato – per inviare finti messaggi con l’intento di screditare il racconto della ragazza e sviare le indagini delle forze dell’ordine.
Tuttavia, nulla è riuscito a rallentare il lavoro dei Carabinieri, i quali poche ore dopo non sono dovuti nemmeno recarsi a prelevare l’uomo, dato che quest’ultimo si è presentato spontaneamente in caserma, conscio dei terribili crimini di cui si è macchiato.
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