LATINA – Notizie poco rassicuranti da parte degli istituti che rispondono a tono al Governo. La segretaria provinciale Patrizia Giovannini commenta: “il carico burocratico che paralizza gli istituti non è stato semplificato”.
Le nuove disposizioni e le quarantene mette gli istituti alle prese con segnalazioni da parte del personale docente che fatica a stare al passo con un continuo cambio di regole sulle misure anticontagio.
“Anche gli ultimi dati diramati dalla Asl sulla diffusione del contagio tra i banchi sono un segnale della cruda realtà che restituisce il quadro di un virus che continua a circolare ampiamente. La didattica mista all’ordine del giorno non consente di svolgere regolarmente le lezioni, discriminando gli studenti in presenza e altri in dad, in beffa al principio dell’inclusività scolastica. Mancano gli strumenti fondamentali per poter svolgere questa modalità di insegnamento: reti informatiche adeguate, gap tecnologico, connettività. Tutti dati emersi già durante il lockdown ma che non sono ancora stati risolti in maniera definitiva”.
E continua:
“Come al solito si chiede l’impossibile ai docenti: molti continuano a utilizzare risorse e mezzi propri per assicurare le lezioni, in quanto non tutte le aule hanno la dotazione necessaria. Ni casi estremi gli insegnanti sono chiamati a operare all’interno della struttura scolastica e spesso allontanati dalle proprie classi per sostituire colleghi in malattia o talvolta contagiati essi stessi. Le nuove disposizioni cozzano con la situazione attuale che parla sempre più di misure di prevenzione insufficienti come nel caso di carenza di mascherine FFP2. Nessuno sembra considerare il fatto che è pressoché impossibile garantire l’uso costante elle mascherine come nei momenti di ricreazione e dei pasti in mensa”.
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