Scacco alla camorra. Maxiblitz all’alba dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Napoli che hanno eseguito, su tutto il territorio nazionale, oltre 100 provvedimenti cautelari a carico di appartenenti ai clan Contini, Mallardo e Licciardi. L’attività di indagine è stata condotta anche con l’apporto investigativo della Polizia di Stato e della Dia. Contestualmente, la Guardia di Finanza sequestrato circa 130 milioni di euro il patrimonio di beni mobili e immobili.
Le forze dell’ordine e la magistratura hanno inferto un duro colpo al consorzio criminale fondato alla fine degli anni ’80 dai boss Edoardo Contini, detto «o’ Romano», Francesco Mallardo, soprannominato «Ciccio `e Carlantonio” e da Gennaro Licciardi, alias «a’ scign», la scimmia. Contestati agli indagati numerosi reati che vanno dall’associazione di tipo mafioso al traffico di sostanze stupefacenti, all’estorsione, all’usura, al riciclaggio ed altri gravi reati. Ricostruiti gli assetti gerarchici interni e documentati i numerosi reati commessi dagli affiliati, «indicatori della pervicace capacità di intimidazione – si legge in una nota – esercitata sul territorio e, in alcuni casi, anche di ingerenza all’interno di strutture pubbliche».
Il procuratore capo Giovanni Melillo, con i vertici della polizia giudiziaria, terrà una conferenza in Procura a Napoli alle 11.
Immediato l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Oltre cento camorristi arrestati in tutta Italia: è un colpo durissimo per l’Alleanza di Secondigliano. Ottima notizia! Grazie a forze dell’ordine, Procura e inquirenti: contro i clan nessuna pietà. Fra oggi e domani al Viminale ben quattro Comitati nazionali per l’ordine e la sicurezza in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia».
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