Sanità, la Regione per i disturbi dell’alimentazione e la salute mentale istituisce una rete sul territorio

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Nelle prossime settimane l’amministrazione Rocca approverà un provvedimento volto alla definizione di una Rete per il trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Il piano rappresenterà un modello di assistenza sanitaria che prevede l’implementazione del setting ambulatoriale, attraverso una particolare attenzione nei confronti delle nuove generazioni, affette, sempre più frequentemente tra i 12 e 15 anni, da disturbi di salute mentale.

Ciò, nell’ambito di una programmazione puntuale, basata sul Piano di programmazione dell’Assistenza territoriale 2024-2026 (approvato nel dicembre 2023), che ha, tra gli obiettivi primari, il potenziamento della rete dei servizi per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. In questo contesto, le 14mila assunzioni, già autorizzate dall’amministrazione Rocca, grazie a un investimento strutturale di 661,5 milioni di euro, porranno le Aziende sanitarie nelle condizioni di poter garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali e la continuità assistenziale.

La costruzione della Rete ambulatoriale poggia le basi sulla prevenzione e sull’intervento precoce, i cui protagonisti sono i Medici di Medicina generale, i Pediatri di libera scelta e le

equipe multidisciplinari ambulatoriali in cui opereranno varie professionalità (psichiatra, neuropsichiatra, psicologo specializzato in psicoterapia, dietologo, nutrizionista clinico, assistente sociale, tecnico della riabilitazione psichiatrica, infermieri, dietista e personale amministrativo).

Il nodo centrale del trattamento di cura è rappresentato dall’ambulatorio territoriale di prossimità, affiancato da setting più intensivi e complessi in relazione alla gravità della patologia fino al setting ospedaliero per i ricoveri in acuto.

Il nuovo modello della Rete regionale prevederà l’istituzione di almeno un ambulatorio multidisciplinare in ogni Azienda sanitaria locale nei quali sono programmati percorsi specifici sia per i minori sia per gli adulti. Tra le varie misure innovative introdotte nella Rete regionale, in ogni ambulatorio saranno erogati i programmi di riabilitazione psico-nutrizionale mediante il cosiddetto “pasto assistito”.

Si tratta di una forma di riabilitazione nutrizionale che unisce strategie di rialimentazione progressiva, finalizzata a interventi educazionali e di sostegno emotivo per i pazienti affetti da anoressia nervosa e bulimia. Inoltre, la programmazione dell’amministrazione Rocca prevederà il potenziamento dell’attuale offerta semiresidenziale e residenziale, al fine di garantire tutti i diversi livelli di intensità assistenziale, con particolare attenzione al rafforzamento delle strutture del Servizio sanitario regionale.

“Due anni di pandemia hanno sicuramente fatto emergere un problema ancora maggiore per quanto riguarda la salute mentale. C’è bisogno di maggiori investimenti e di una rete sul territorio. Il Pnrr va in questa direzione. Dobbiamo assolutamente soddisfare i bisogni di salute che ci sono, condividere percorsi e garantire quella omogeneità territoriale nell’accesso alle cure che certamente vanno prima all’attenzione del Ministero”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute Andrea Costa, consigliere del ministro della Salute, in occasione dello spettacolo ‘Pinocchio: una favola alla rovescia’, a cura della Compagnia stabile del Teatro Patologico, fondata e diretta da Dario D’Ambrosi e composta da attori con disabilità fisiche e psichiche, in programma oggi e domani al Teatro Parioli per promuovere il dialogo sul diritto alla salute e ad una socialità inclusiva. L’evento nasce da un’idea del senatore Antonio Guidi, neuropsichiatra, già ministro per la Famiglia e attualmente membro della commissione Affari sociali-Sanità, ed è realizzato grazie al contributo non condizionato di Lundbeck Italia.

Sono 180 le strutture, tra centri di cura e associazioni, che si occupano di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna) in Italia. La Regione che registra il maggior numero di servizi dedicati è l’Emilia Romagna (23, di cui 10 centri Ssn, 4 afferenti al privato accreditato, 9 associazioni), seguita dal Piemonte (20, di cui 12 centri Ssn, 4 del privato accreditato e 4 associazioni). Questi i dati che emergono dalla mappatura aggiornata disponibile sulla piattaformadisturbialimentari.iss.it dell’Istituto superiore di sanità, presentata al convegno “La Mappatura territoriale dei centri dedicati ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione: le associazioni e i servizi di cura” che si è tenuto oggi all’Iss, organizzato dal Centro nazionale dipendenze e doping (Cndd). Il lavoro, coordinato dal Cndd, è stato realizzato con il supporto tecnico e finanziario del ministero della Salute-Ccm.

Alessandra Trotta

(Giornalista e scrittrice)


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