SAN FELICE CIRCEO – Conferenza stampa per la presentazione de “Città della cultura 2019” in audio video conferenza tra il Circeo e Ventotene, per le condizioni meteo marine che non hanno permesso di raggiungere l’isola. Il sindaco Gerardo Santomauro del comune di Ventotene insieme al presidente della Comunità Arcipelago delle Isole Pontine, Gennaro Di Fazio, in una aula consiliare gremita ha potuto presentare il progetto in diretta audio video con il sindaco di San Felice Circeo, Giuseppe Schiboni, il progettista Luca Calselli e il delegato ai rapporti con la Regione Lazio del comune di San Felice Circeo, Marco Caracci. Assente per impegni sopraggiunti il direttore dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, Paolo Cassola.
A fare gli onori di casa ci ha pensato il sindaco di San Felice Circeo, come comune capofila dell’aggregazione che sì è aggiudicata il premio insieme a Ventotene e Ponza, il quale ha sottolineato l’importanza del premio ricevuto.

“Vediamo con estremo interesse questo premio – ha detto Schiboni – come un importante strumento di sviluppo legato soprattutto ad un caposaldo come la cultura. Quello che mi preme sottolineare che sarà un lavoro inclusivo e che ci dovrà vedere protagonisti come una unica identità affinché si possano creare reti operative che serviranno ad aumentare il turismo e le presenze. Voglio ricordare, infine – ha concluso Schiboni – che uno dei partner strategici del nostro progetto sarà l’Ente Parco Nazionale del Circeo”.
Entusiasta e soprattutto ottimista della bontà del progetto fin dalla nascita dell’idea, Marco Caracci, delegato del sindaco di San Felice Circeo ai rapporti con la Regione Lazio.

“Non posso non sottolineare che questo è un territorio che ti cattura e quando causalmente ho incontrato Luca Calselli progettista e vincitore de la Città della Cultura 2018 con Il progetto di Colleferro ho pensato che sarebbe stato più facile per lui vincere con un’idea del Circeo. A questo non si può non sottolineare l’interesse da subito mostrato da Ponza e Ventotene a fare rete perché hanno capito lo spirito dell’iniziativa ed hanno dato il loro proficuo contributo. E’ nato così un progetto fantastico che mi ha subito convinto sulla possibilità di vittoria in quanto da sempre la Regione Lazio premia la meritocrazia e noi avevamo il progetto più affascinante. Si inizia ora un percorso difficilissimo. Dobbiamo fare squadra, superare i campanilismi perché questa è una occasione unica ed irripetibile. Non sarà un lavoro fine a stesso ma dobbiamo da qui avviare un percorso comune che darà i suoi migliori frutti”.
Gerardo Santomauro ha voluto ricordare che uno dei presupposti che consentirà al progetto di avere uno sviluppo efficace é che ci sia un impegno regionale nel potenziare il sistema di collegamento tra le due isole e la costa e con San Felice Circeo in particolare. Gennaro Di Fazio ha peraltro ricordato che l’obiettivo primario da perseguire è una qualità di vita maggiore per cui la valorizzazione del patrimonio culturale diventa un mezzo per perseguire tale finalità. Un ringraziamento è stato rivolto al Parco nazionale del Circeo considerando pure l’opportunità di estendere il coinvolgimento anche di aree limitrofe detentrici di un patrimonio naturalistico che si aggiunge e integra quello che i tre Comuni già sono in grado di esprimere.
Luca Calselli infine è entrato soprattutto nell’idea progettuale ed ha voluto sottolineare le unicità dei territori che dovranno ora viste e considerate in un sistema di rete insieme al Parco Nazionale del Circeo.

“La bellezza di questo mare e la forza espressiva delle isole – ha spiegato Calselli – sta nella capacità di comunicare le singole bellezze dei territori. E’ stata un vera battaglia quella vinta con la citta della Cultura 2019, dove tutte le città del Lazio hanno provato a vincere questo ambito titolo. Tutti si sono prodigati affinchè ci fossero dei contenuti di spessore. Ed alla fine il nostro progetto con la maga Circe che abbraccia Ponza e Ventotene si è aggiudicato il premio, in quanto iniziamo a gettare ponti e creare reti tra imprese e cittadini. Un ponte che creeremo anche con Itaca per ragionare insieme sul futuro che vede prima di tutto la cultura umanistica, con il mito e la storia che possa coinvolgere tutti, dai bambini agli adulti. Dobbiamo convogliare nel progetto tutte le nostre bellezze, per andare oltre il modello di turismo mordi e fuggi ma che sappia essere riflessivo e partecipato. Mettiamo ognuno di noi nell’iniziativa tutto quello che abbiamo affinché tutti insieme possiamo emergere. Dobbiamo ragionare su comprensorio e non solo sulle singole realtà. L’anima di questo progetto sono le comunità con in testa i sindaci e poi c’è l’ossatura con i cittadini e le imprese. Gli obiettivi – ha concluso Calselli – sono ambiziosi e sono facilmente raggiungibili con il coinvolgimento di tutti”.


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