Presentato, presso l’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci, il libro “Laura coraggio!” di Mariarosaria Canzano, la storia della figlia dell’autrice, una diciottenne con autismo.

Un incontro per parlare di autismo, per fare informazione, un confronto con le associazioni del territorio presenti ma soprattutto un lungo dialogo con una madre, Mariarosaria Canzano, che ha raccontato la solitudine dei genitori di figli con autismo, dei problemi quotidiani (dalla scuola all’inclusione sociale), delle terapie e delle relative conquiste, ma anche dei passi indietro.

“Abbiamo voluto fortemente la presentazione del libro della dottoressa Canzano – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Schiboni – L’autismo è una sindrome sulla quale bisogna fare informazione, aiutare le famiglie a conoscere le strutture o i professionisti ai quali rivolgersi per ricevere assistenza o avere una diagnosi precoce di autismo, fondamentale per il futuro dei loro figli. All’aspetto medico, si aggiunge quello umano. Le famiglie che crescono figli con autismo non hanno una vita sociale, spesso vengono “abbandonate” dagli amici, hanno bisogno degli altri ma si trovano sole. Per questi genitori niente è scontato, dall’assistenza medica alla vicinanza degli affetti.”

“Dal punto di vista umano – aggiunge Felice Capponi, assessore alla Scuola – è stato un incontro toccante, catartico. E’ difficile raccontare le emozioni trasmesse dalla scrittrice: fragilità, solitudine ma soprattutto tanto coraggio e amore. Il dibattito seguito alla presentazione del libro è stato straordinario, ha coinvolto docenti, famiglie e associazioni presenti. Come Comune, ci siamo impegnati ad acquistare e regalare delle copie di questo libro affinché si conosca l’autismo ma anche per far capire che le famiglie che crescono questi ragazzi non devono essere abbandonate.”

“Ho iniziato un anno fa una campagna di sensibilizzazione sull’autismo – spiega l’autrice, Mariarosaria Canzano – Solo all’inizio del XX secolo abbiamo avuto la prima definizione di spettro dell’autismo, separato dalla schizofrenia o dagli atteggiamenti maniacali.” “L’autismo di mia figlia – continua – è molto difficile da trattare perché in alcuni momenti diventa aggressiva. Quando era piccola, Laura aveva atteggiamenti strani che avevo notato ma mi dissero che ero una mamma ansiosa. Quando arrivò la diagnosi mi sono rimboccata le maniche: ho trasformato in coraggio il dolore, la sofferenza, la frustrazione e il senso di inadeguatezza. Il libro è diviso in due parti, la prima, tecnica, spiega l’autismo in modo molto semplice; la seconda parla di Laura da quando è nata ad oggi. Il volume si chiude con un augurio a mia figlia e a tutti i ragazzi come lei.”

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