LATINA – Salvini snobba Coletta e si tuffa tra la gente della Lega, anche i migranti in coda per un selfie. Ha dato buca al primo cittadino di Latina che lo attendeva per un incontro istituzionale presso il Palazzo Comunale mentre in piazza del Popolo le magliette rosse, tra cui non è un mistero figurino anche alti esponti di Lbc, erano pronte a contestarlo. Non è nato ieri il Ministro dell’Interno Salvini e fiutata l’aria ha preferito presentarsi direttamente al Parco Falcone Borsellino per il comizio conclusivo della festa regionale della Lega.
Un vero e proprio ‘ciaone’ politico a Coletta che ha mandato su tutte le furie il primo cittadino del capoluogo convinto di poter aver modo di illustrare a Salvini le delicate problematiche emerse a seguito delle indagini della Magistratura che hanno caratterizzato le vicende politiche-amministrative del territorio pontino.
“La richiesta dell’incontro era stata accettata – fa sapere Damiano Coletta alla stampa (ma non alla nostra testata evidentemente giudicata a torto da qualcuno del suo staff o dallo stesso sindaco troppo vicina alla Lega o al centrodestra) –, poi nell’imminenza dell’arrivo a Latina Salvini ha annullato l’appuntamento”.
“Ho appreso all’ultima ora – dichiara il sindaco Coletta – che l’appuntamento fissato con il Ministro dell’Interno e Vice Premier Matteo Salvini è stato annullato dallo stesso Ministro. In questa occasione avrei consegnato un documento inerente alcune questioni urgenti che non riguardano una specifica parte politica ma la città e l’intero territorio pontino. Argomenti di particolare rilievo quali la sicurezza, il contrasto alle mafie e al caporalato, il potenziamento degli Uffici giudiziari e il governo del fenomeno migratorio. Oltre alle annose mancanze dei governi centrali sui sistemi delle infrastrutture. Dispiace che Salvini abbia dato la precedenza agli impegni di partito rispetto al ruolo di Ministro dell’Interno e di rappresentante del Governo, mancando così di rispetto nei confronti dell’Istituzione e della comunità che rappresento. Abbiamo capito che in Italia c’è sempre una campagna elettorale, senza soluzione di continuità, ma i diritti della comunità del nostro territorio non possono passare in secondo piano. Per questo motivo nei prossimi giorni invierò il documento al Ministro, ribadendo il mio impegno nel dare quelle risposte che la città e il territorio attendono da troppi anni”.
Una risposta però Coletta l’ha avuta direttamente dal palco da parte dello stesso Salvini che lo ha annoverato nella sfera di quei «rosiconi che si divertono a cambiare i nomi dei parchi».
Giusto un passaggio per liquidare il primo cittadino e quella sinistra estrema rappresentata anche dalla Boldrini «che – ha detto Salvini – si riempie la bocca coi diritti delle donne e poi si professa vicina a quelle culture che alle donne negano ogni diritto».
Poi è stato tutto un monologo sui temi del governo con qualche botta e risposta con quel pubblico che lo adora.
Si perché Salvini da vero showman sa tenere il palco e mandare in visibilio la sua gente. Quella gente che, forse presa anche dalla disperazione in cui l’ha gettata la cattiva politica degli ultimi anni, vede in Salvini una sorta di salvatore della Patria.
Salvini lo sa e sa anche toccare le giuste corde nella città nata nel ventennio: «vorrei – ha concluso il suo intervento – che questo Esecutivo venisse ricordato come il Governo che dopo 150 anni ha riportato in positivo l’indice di natalità del nostro Paese. Francia e Germania dovranno tornare a considerarci una grande paese e a guardarci col giusto rispetto».
Sovranismo allo stato puro, musica per le orecchie della gente che ieri assiepava il Parco Falcone e Borsellino. Quella gente che con la sua presenza ha mandato un secondo avviso di sfratto a Coletta e al suo staff dopo quello ricevuto alle regionali.
Al termine del comizio poi tutti in fila per un selfie con il Matteo nazionale, anche quelli che non ti aspetti: quei migranti che ai bordi delle transenne erano lì per il comizio di Salvini.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.