ROMA – Salvini prova ad uscire dall’angolo: «Se non ci saranno le elezioni ci si siede intorno ad un tavolo e si lavora, no ad inciuci Pd-M5S e Renzi». Però sono tutti contro di lui, i partiti e i poteri forti. Mentre l’eminenza grigia di Forza Italia, Gianni Letta spinge Berlusconi verso il Governo Istituzionale: «Perché non dovremmo appoggiarlo?», si domandano in molti il Forza Italia, dopodomani martedì 20 Agosto il Premier Giuseppe Conte leggerà in aula la sua informativa sulla crisi, dopodiché salirà al Quirinale e rimetterà il suo mandato da ‘Avvocato del Popolo’.
A quel punto il Presidente Mattarella aprirà formalmente le consultazioni che ancora nessuno sa dove porteranno il paese: al voto anticipato (sempre più improbabile), ad un Governo Pd-M5S o ad un nuovo Governo del Cambiamento? Di Maio ha due opzioni: rinegoziare il Contratto di Governo con Salvini tenendolo al guinzaglio e diventando lui il nuovo Premier mentre Conte va in Europa a fare il commissario Europeo. Oppure un accordo col PD sottostando alle condizioni di Zingaretti, e a quel punto Renzi che elogia Berlusconi: «Di fronte alla sguaiata schizofrenia di Salvini, Berlusconi è un rassicurante uomo delle Istituzioni»; sarebbe prontissimo con suo nuovo partito.
Ma nemmeno Francia e Germania stanno a guardare e hanno un unico comune obiettivo contro il popolo italia: neutralizzare Matteo Salvini con l’accordo niente meno che del Vaticano.
Infatti, in caso di Governo Pd-M5S, scatterebbe la ‘generosità’ Europea che permetterebbe di evitare l’aumento dell’Iva al nostro Paese dal momento che i vincoli di Bilancio che ci sono ora e le famose clausole di salvaguardia in vista della prossima Finanziaria verrebbero miracolosamente allentati sino a sfiorare il famoso 3%nel rapporto Deficit/Pil.
Il capitano intanto per uscire dall’angolo in cui si è infilato da solo prova a rilanciare: “Se non ci saranno le elezioni, ci si risiede al tavolo e si lavora, se invece qualcuno ha deciso ribaltoni e inciucioni allora lo dica a voce alta. Non darò mai a nessuno la soddisfazione di aprire i portoni e far entrare Renzi e il Pd».
Travaglio invece nel suo editoriale la butta sull’ironia e ci sguazza come non mai: «Salvini in attesa di essere ricevuto da qualcuno, s’ è seduto sul marciapiede sotto Palazzo Chigi fra due cartoni, cappello in mano e cartello al collo: “Rovinato dalla crisi. Fino a 10 giorni fa ero il padrone dell’ Italia”. Ma è subito arrivata la polizia: “Lei è in arresto per accattonaggio molesto, ai sensi dei decreti Sicurezza uno e bis”. E l’ ha portato via».
Si ringrazia il dottor Enzo De Amicis per la sua splendida vignetta
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