ANZIO/NETTUNO – “Sali in macchina o ti ammazzo”. Con queste parole, puntandole una scacciacani priva del tappo rosso, un consigliere comunale di Roma di 31 anni ha costretto venerdì pomeriggio una 33enne – per giunta affetta da lieve disabilità mentale – a salire sull’auto per violentarla.
L’uomo, che in auto aveva anche della droga, ha messo addosso alla donna anche alcune dosi di cocaina in modo da scaricare la colpa su di lei in caso di controlli.
E’ successo come detto intorno alle 14:00 di venerdì pomeriggio a Roma a piazzale Ezio Tarantilli, uno slargo isolato a metà strada tra le case popolari che si trovano al Torrino e i binari della Roma-Lido.
Il violentatore, residente in provincia di Roma e che in passato ha anche ricoperto la carica di consigliere comunale ad Anzio, ha promesso alle 33enne della droga. Ma non appena lei si è avvicinata, lui le ha puntato la scacciacani e minacciata per costringerla a salire in macchina e praticargli un rapporto orale.
Proprio mentre l’uomo stava per chiedere qualcosa di più, si è avvicinata una pattuglia del Commissariato di Spinaceto. Gli agenti, che erano di pattuglia nel territorio per un normale controllo, vedendo l’auto appartata hanno deciso di verificare e hanno visto la scena inequivocabile e la faccia terrorizzata della donna.
Il ragazzo ha subito messo le mani avanti, dicendo che si trattava di un rapporto consenziente dichiarando che la donna era una sua amante, ma alle negazioni della 33enne gli agenti hanno effettuato una perquisizione trovando l’arma e lo stupefacente. A quel punto il 31enne ha provato a scaricare la responsabilità della droga su di lei, ma gli agenti lo hanno tratto in arresto per violenza sessuale aggravata.
Il protagonista della vicenda era stato già coinvolto in un’indagine della DDA su investimenti immobiliari del clan camorristico Mallardo e per questo motivo aveva lasciato la politica anche se poi nel 2014 era stato assolto.
Il fatto che abbia agito contro una donna che soffre di difficoltà cognitive e che abbia usato un’arma priva di tappo rosso con 4 colpi inseriti sono due aggravanti non di poco conto di cui dovrà rispondere insieme all’accusa di spaccio di droga.
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