Questa immagine da stamane è presente su alcuni social di Sabaudia. Semplicemente indecoroso: la stele che ricorda la visita del compianto presidente Sandro Pertini a Sabaudia per le celebrazioni connesse al cinquantenario della fondazione della città è un insulto al vivere civile. Ma soprattutto è un sonoro schiaffo alla sensibilità dei sabaudiani la visione della parte inferiore della torre comunale, dove si staglia la traccia tangibile di un momento indelebile della loro storia, imbrattata da scritte e disegni a dir poco demenziali, giusto per usare un eufemismo. Facile immaginare il tono e il concetto dei commenti espressi finora dai cittadini. Giù invettive all’indirizzo degli autori dell’esecrabile gesto vandalico, pene cruente da comminare, ma anche interrogativi sull’incisività di un sistema di videosorveglianza, tra l’altro potenziato ed adeguato di recente alle reali esigenze del territorio. Ad occhio il danno non sembrerebbe di particolare rilievo. Resta però l’amaro per una colpevole, generalizzata stupidità che il caldo d’estate rende ancora più viva.
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